“Laboratorio”: un intervento per un più solido centrosinistra, un’alleanza ampia, Bersani premier

ROMA – Si avvicinano i ballottaggi, si infittiscono sondaggi, interviste, dichiarazioni, si accentua il dibattito fra le forze politiche, si delineano scenari  che riguardano il futuro del governo, voto a ottobre o alla scadenza del 2013, legge elettorale che non va avanti, alleanze, coalizioni. 

Il Pd è uno dei soggetti più gettonati, in particolare da quanto Bersani ha candidato, senza mezzi termini,  il partito di cui è segretario  a guidare il futuro governo. Il dibattito riguarda non solo l’esterno, ma, forse ancora di più l’interno stesso del partito con correnti, sottocorrenti, in movimento.


Tre grandi idealità: socialista, ecologista, solidaristica

A questa logica sfugge “Laboratorio politico”, un punto di incontro e confronto, di produzione di cultura e iniziativa politica “ nel Pd e con il Pd”, così si definisce, che fa riferimento a tre grandi idealità, socialista, ecologista, solidaristica. “Laboratorio si sta organizzando in tutta Italia, nelle regioni e nelle città, si muove in ambito europeo in  rapporto con forze socialiste, socialdemocratiche, laburiste. Proprio in questi giorni in una riunione nazionale è stato messo a punto il programma di lavoro che prevede fra l’altro un seminario che si terrà a Orvieto il 22-23 giugno per costruire una base programmatica, come contributo al confronto fra le forze del centrosinistra, le componenti sociali, i movimenti, le reti civiche. In questo quadro “ Laboratorio”, nel documento che ha concluso la riunione , si “ sente  attivamente impegnato affinché ai ballottaggi di domenica prossima il risultato del centrosinistra si consolidi.” E pone un punto fermo con  “ il  sostegno, nelle eventuali primarie di coalizione, volte a definire programma e candidature,alla candidatura a premier di Pierluigi Bersani”.


Il vento nuovo comincia a soffiare in Europa

Si guarda all’oggi, salutando “ il vento nuovo che comincia a soffiare in Europa “ con la vittorie delle forze di sinistra in Francia, Germania, Gran Bretagna, l’affermazione al primo turno delle amministrative in Italia dei candidati del centro sinistra e del Pd. Dopo gli anni del dominio delle politiche neoliberiste responsabili della gravissima crisi aperta a partire dal 2008 si apre così “l’opportunità di  una grande svolta a sinistra in Europa”. “Anche l’esito elettorale greco, l’avvitarsi della crisi in questo paese  rappresenta un altro aspetto, tragico, del fallimento delle politiche della destra e dei popolari europei.” Lo sguardo si sposta all’Italia,  al profondo disagio sociale destinato ad aggravarsi, alle lotte e alle proteste democratiche per il lavoro, i diritti, a fianco, scrive Laboratorio, del movimento sindacale, del movimento delle donne, dei giovani, dei movimenti civici per i beni comuni . Lavoriamo “perché questi movimenti contrastino a viso aperto chi vuole seminare violenza e terrorismo, e perché si connettano a un nuovo centrosinistra “sociale” e al PD.”   Laboratorio si rivolge così al Pd affrontando i problemi del  suo  attuale rapporto con il governo,guardando alle elezioni politiche.


Il sostegno a Monti non configura  una maggioranza politica

“ Il Partito democratico- si afferma- non deve più accettare il tentativo di trasformare il sostegno parlamentare al Governo presieduto da Mario Monti in una maggioranza politica – il cosiddetto ABC – totalmente estranea alla storia, ai valori, alla  politica e alla prospettiva del PD. Ci sono, fra l’altro, scelte recenti del Governo assolutamente inaccettabili: come la nomina del Prefetto De Gennaro a Sottosegretario, che riapre una ferita mai rimarginata per la generazione che  ha vissuto i fatti di Genova del 2001.”


Per avere un senso il governo  cambi rotta

Ancora: “Per avere ancora un senso, il Governo Monti deve cambiare rotta rapidamente, facendo scelte nella direzione della giustizia sociale, della crescita e dello sviluppo sostenibile, da sostenere in Europa insieme al nuovo corso di Hollande e, in Italia, con misure antirecessive e prendendo atto della sconfitta delle destre e delle loro politiche. Per questo occorre una svolta e un nuovo quadro politico. Il PD deve lavorare per  promuovere il confronto e costruire un più solido centrosinistra e un’alleanza ampia, in grado di contrastare i tentativi in atto di organizzare un nuovo blocco politico tra destra e moderati. Il nuovo centrosinistra e il PD in primo luogo si debbono candidare a governare, in collegamento con le grandi forze progressiste europee, la ricostruzione nel 2013.”


Congresso tematico o conferenza d’organizzazione
.Espressa la “ preoccupazione per  la “gravissima crisi di fiducia che investe la politica, le istituzioni, le forme della rappresentanza, in primo luogo i partiti, che colpisce in parte anche il PD, e che configura una nuova questione morale,” viene proposto  “ sotto forma della scrittura collettiva e in rete”, un nuovo statuto, per  realizzare  un partito aperto, democratico e della partecipazione. Si propone prima delle elezioni,  un Congresso tematico o  una Conferenza d’organizzazione sulla questione morale, il sistema politico e sul partito.

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