Università. Il 22 studenti in piazza: “Sarà un assedio”

ROMA – Le scuole sono in fermento. Da oggi, infatti, è ripartita la mobilitazione degli studenti medi e universitari contro il ddl Gelmini e il 22 prossimo, giorno in cui si voterà la riforma al Senato, si prevede una grande manifestazione nazionale.

Oggi gli studenti  nei vari atenei come a La Sapienza si riuniranno per decidere sulle forme di lotta da intraprendere in tutte le facoltà d’Italia. Certo dopo i drammatici episodi del 14 il clima sarà sicuramente più teso, meno gestibile sotto il punto di vista organizzativo. E poi c’è l’aggressione subita da Cristiano, il 15enne del Liceo romano Mamiani, il cui responsabile Manuel De Santis di 20 anni ha presentato sabato scorso alla Procura della Repubblica di Roma a mezzo dei suoi avvocati, una dichiarazione nella quale si assumeva la responsabilità dell’accaduto.

Proprio su questo aspetto gli studenti dovranno valutare attentamente quali dovranno essere le scelte per far fronte ad un possibile servizio d’ordine interno, le cui modalità del 14 hanno avuto un esito negativo. D’altra parte, secondo quanto riportato in forma anonima da alcuni studenti, il coordinamento del servizio d’ordine previsto avrebbe precisato fin dall’inizio che sarebbe intervenuto incisivamente contro i facinorosi. Nessuno però si sarebbe aspettato che un giovane di appena 15 anni fosse colpito con una tale violenza inaudita, come testimoniano i filmati, solo per aver lanciato un ortaggio contro le forze dell’ordine. Intanto arriva anche il comunicato dell’Unione Studenti nel quale si precisa che la prossima protesta di mercoledì sarà “più forte e amplificata” rispetto al 14, in cui gli obiettivi saranno i “palazzi del potere e la zona rossa”. Insomma dice la nota: “Sarà un assedio”.

Condividi sui social

Articoli correlati