Si stava meglio quando si stava meglio…18-24 giugno

Iniziamo con due elezioni: Grecia ed Egitto. La Grecia sceglie l’Europa. Oppure l’Europa si tiene la Grecia.

Mai elezioni “locali” sono state così seguite e sponsorizzate dalla comunità finanziaria internazionale. Pare che fosse un test sull’euro, dei greci in realtà non gliene frega una sega a nessuno, comunque Europa col fiato sospeso. I tedeschi: meno male che hanno votato come volevamo noi, altrimenti si proseguiva a oltranza, come si fa quando si calcia rigori…
Nea Dimokratia, partito di centrodestra ha quindi conquistato la maggioranza relativa  scongiurando una possibile uscita del Paese dall’euro, con forti ripercussioni per tutta l’Unione europea. Samaras rassicura gli investitori: «Ancorati all’euro» (Direi aggrappati, mentre alcuni pestano le nocche degli aggrappati). Effetto Grecia sulle Borse: vola tutta l’Asia (per andare dove?).
Bene la coalizione di sinistra Syriza che ha ottenuto il 26%, Messaggino alla frastagliata e sempre più separata in casa sinistra italiana, forse il rosso non è poi così passato di moda. Se non ora quando? (ho detto quando e non quanto, Berlusconi la faccia finita!)
Alla fine al G20 si festeggia. E se festeggiano loro c’è da essere preoccupati.
Ironia della sorte; Germania-Grecia ai quarti di finale degli europei. La Germania ha maltratto la Grecia che alla fine ha dovuto pagare anche il campo e il pallone. La Merkel ha seguito la partita direttamente dalla panchina (della Grecia).

Elezioni Egizie.
Il giorno dopo il ballottaggio per le elezioni presidenziali, in Egitto ancora regna l’incertezza sui risultati e mancano ancora le comunicazioni ufficiali. Polemiche per la mancanza della moviola in campo. In questo clima di confusione, i Fratelli musulmani rivendicano la vittoria del loro candidato Mohammed Morsi (un passato remoto?) Dall’altra parte però i sostenitori dell’ex premier di Mubarak non accettano in nessun modo questi risultati nell’attesa che arrivino dei risultati ufficiali si spera che il nervosismo e le schermaglie politiche non degenerino nella violenza. Nel frattempo per rasserenare gli animi si mobilita l’esercito.

Sempre in Egitto: in coma lo zio di Ruby
L’ex presidente Mubarak trasferito in un ospedale militare dopo un nuovo attacco cardiaco: condizioni molto gravi. Le prime voci lo davano per morto. Le seconde per quasi morto, le terze dicevano “a che ora dobbiamo portare le bende per iniziare a imbalsamarlo?”

Echi da Scandalusia.
Prima notte in carcere a Rebibbia per il senatore Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita. Il Senato ha votato sì  alla richiesta di custodia cautelare per il senatore indagato nell’inchiesta della procura di Roma e accusato di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita.  Il Senato ha autorizzato l’arresto con 155 i “sì”, 13 i “no” e un astenuto. E’ la prima volta che i senatori votano nominalmente su una richiesta d’arresto. Un monito evidente; un ladro può rubare a chiunque, ma non certo ai ladri. In campana quindi. Il Pdl, sentendo parlare di arresti, associazione per delinquere, appropriazione indebita ha abbandonato rapidamente l’emiciclo al momento del voto per evitare di lasciare le impronte digitali sui pulsanti.

Simpatica uscita del dr. Polillo sottosegretario all’Economia: “Rinunciamo a una settimana di ferie per far crescere il Pil di un punto”.
RicaPil la lozione per la crescita rapida! Subito parte il Sondaggio: “Sareste disposti a lavorare 7 giorni in più?” Risposta: Sì se ci fosse il lavoro.

Calura estiva: basta esodati, in arrivo gli esudati!

Continuano gli effetti del caldo: un anziano signore in evidente stato confusionale, con il viso coperto dal fondotinta ormai liquefatto e con una strana tintura copale sui capelli, è stato soccorso in un bar mentre si lamentava ad alta voce dando fastidio ad alcune signorine.
Queste alcune delle sue frasi:
“Bisogna uscire dalla moneta unica: “Ci sarebbero solo vantaggi”.
“Non credo sia una bestemmia l’ipotesi di uscire dall’euro, così da poter pensare a procedere con una svalutazione competitiva”.  
“Sono l’uomo più perseguitato della storia”.
“Applicando l’insegnamento della mia zia Marina le dico di essere stato e di essere di gran lunga il migliore presidente del Consiglio che l’Italia abbia potuto avere nei suoi 150 anni di storia”.
“Un giornalista mi chiese: “Lei è stato iscritto alla P2 di Craxi e del C. A. F. (Craxi, Andreotti e Forlani)?”. “Basta! Non ne posso più! Mi iscrissi perché stremato dall’insistenza del mio amico Roberto Gervaso. Ricevetti la tessera di “apprendista muratore”, dissi di rimandarla indietro. O mi fanno Grande Maestro o niente”.
“Una uscita dall’euro e un ritorno alle proprie monete nazionali. Certo non sarebbe auspicabile, ma ci sarebbero – assicura – anche dei vantaggi”.
“Non sono malato, anzi sono superman”.
“Sto benissimo, sono gagliardo come un ventenne”.
“Non ho scelto io di fare politica, mi è stata imposta dalla storia”.
“Mi sono trombato la nipote di Mubarak”.
“I poveri sono persone diseducate al benessere”.
“Sono incapace di dire no. Per fortuna sono un uomo e non una donna”.
Poi ha ancora aggiunto: “Cosa succede se l’Italia, la Spagna o la Grecia dovessero tornare alla propria moneta? Non lo so. Può darsi che ci sia una perdita di ricchezza, ma io non arrivo a capirlo”.
“Voglio essere ancora leader dei moderati di centrodestra”  ha detto urlando e battendo i piedi.
A quel punto alcuni operatori del 118 lo hanno portato via in autoambulanza facendogli vento con un giornale (di sinistra).

A parte le frasi dell’anziano accaldato, (per inciso le frasi citate sono tutte vere meno una, che però l’avrà sicuramente detta leggermente modificata, in privato. Indovinate qual’è) l’uscita dall’euro, per eccitare le fantasie dell’italiano impoverito, sarà il tema centrale scelto dal Capocomico e dalla sua claque per la prossima (già partita?) campagna elettorale. Tra i favorevoli a un’uscita del Paese dalla moneta unica, si distingue subito Vittorio Feltri che, dalle pagine de Il Giornale ha lanciato una sorta di campagna contro l’euro.
Si stava meglio quando si stava meglio…

Da un caso disperato, a casi di disperazione (vera) Immigrazione, otto migrantidispersi nel canale d’Otranto dopo che la loro piccola imbarcazione, con a bordo altre quattro persone tratte in salvo, è naufragata a circa sei miglia dalla punta del Salento.  
Se ci fosse stato ancora Frattini avrebbe sicuramente detto: “Però non siamo messi così male se ancora qualcuno rischia la pelle per venire dalle nostre parti”.

Sono iniziati gli esami di maturità.
La novità è stata che le tracce dei temi uscite dal ministero sono arrivate direttamente nelle caselle postali digitali dei dirigenti scolastici di tutta Italia. Mail criptate e inespugnabili, fin quando il ministro Profumo non ha divulgato, alle 8.30 circa, il codice da inserire (e da abbinare a quello già in possesso delle commissioni) per decodificare e scaricare le tracce da proporre agli studenti. E ha funzionato… (e come sempre accade quando una cosa funziona, specie se c’è di mezzo la tecnologia digitale, non sembrava di essere in Italia… poi però è arrivato il tema di italiano…). Le tracce hanno in realtà offerto poche sorprese, ecco alcuni dei titoli proposti:

1) Fino ad ora avete ammazzato il tempo? Quanti anni pensate vi possano dare?
2) Cari ragazzi siamo in piena recessione. Che effetto vi fa sapere che pochi di voi troveranno lavoro e sicuramente non andrete mai in pensione perché il sistema sarà a presto smantellato? Descrivete il vostro stato d’animo.
3) Perché da noi esiste la fuga dei cervelli e mai quella dei coglioni?
4) Gli unici che hanno ancora un reddito sicuro sono alcuni anziani pensionati che ritirano tutti i mesi alla stessa ora la propria somma all’ufficio postale vicino casa vostra. Calcolate quanti minuti occorrono a far perdere le vostre tracce dopo averli scippati.
5) da diversi anni abbiamo provveduto a desertificarvi il cervello con una proposta educativa e culturale a dir poco scadente, vi abbiamo nutrito a televisione idiota e volgare e con ininterrotte proposte consumistiche intervallate da gossip e notizie false. Pensate che dietro tutto questo ci sia stato un piano ben costruito?
6) Siete dei tipici bamboccioni che non se ne andranno mai via di casa.  Descrivete con parole vostre perché sono andati via i vostri genitori?
7) Si invitano i candidati a rilasciare dichiarazioni spontanee e di discutere dei problemi, delle sfide e dei sogni che essi stessi si riservano come nuove generazioni. Se lo desiderano possono portare con sé il proprio avvocato…

Romanzo Criminale (riassunto dell’ultima puntata).
De Pedis, corpo del boss via da Sant’Apollinare.
La salma dell’esponente della banda della Magliana viene traslata dalla basilica, presente la moglie e i fratelli. La bara di zinco si è allontanata a piedi per sfuggire da sguardi indiscreti. Alcuni esponenti del Vaticano, Al Bert e Fred Georg, interpretati da Marescotti e Kim Rossi Stuart, approfittando della situazione rivendono subito il loculo disponibile a un Cartello di Bogotà per translare i propri cari.

Confini della scienza o della scemenza?
Scandalo in Ungheria, un deputato fa il test per dimostrare la «purezza della razza» Un test genetico per dimostrare «la purezza etnica» e provare di non essere rom o ebreo. È successo in Ungheria dove un deputato dell’estrema destra , quando era ancora candidato per le elezioni del 2010, si è sottoposto ad analisi cliniche per dimostrare che di essere geneticamente «puro».
La condanna della comunità scientifica: «Non esiste alcun fondamento scientifico alle teorie che affermano la superiorità genetica di un popolo su un altro» Il problema è che c’è stato qualcuno che si è sentito in dovere di rispondere al deputato fascista o meglio, tanto che c’era sarebbe stato più corretto rispondere: il test è risultato negativo. Lei non è nè rom nè ebreo, lei è semplicemente un coglione”.

Anch’io voglio essere assunto all’Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv)! Dopo Massimo Ghilardi  carabiniere di leva, laureato in Scienze motorie, assunto la scorsa settimana come nuovo direttore dell’Istituto, spunta tale Sonia Topazio voce e immagine sempre del prestigioso Istituto , dove da un decennio svolge le funzioni di capo ufficio stampa che rivela:  «Vi dico il nome del politico che mi ha raccomandata se mi dite chi sono i precari che tentano di ancora di screditarmi tirando fuori il mio passato osé. La loro è solo invidia, ma non sono diversi, sono messi lì dai baroni universitari».
Nel passato della donna ci sono alcuni film erotici e porno e a farli emergere sarebbe stato un gruppo di circa 400 ricercatori precari che sembra non riescano a capire come possa essere stato affidato a lei tale incarico. (ma dico, o miei ricercatori, ci fate o ci siete?)
Evviva il moto sussultorio e ondulatorio!

Campionati europei. Italia avanti, battuta l’Irlanda! Frase della settimana “non c’è stato il temuto biscotto” Spagna leale… battuta la Croazia  (ci avrei scommesso ha dichiarato naturalmente Buffon).
 
Continuiamo con alcuni indispensabili consigli in questi momenti difficili: (badate bene veri, non sono stato io):
“Le vacanze si avvicinano e la prova valigia incombe silenziosa dallo sgabuzzino. Come uscirne vive? Basta seguire le nostre 5 regole auree e prendere spunto dai bagagli dei divi, che per una volta si fanno ambasciatori del motto “less is more”.
Contro ogni previsione i vip viaggiano leggeri. Il loro segreto? Trattenersi dal riempire compulsivamente ogni spazio vuoto, preparare con meticolosità gli outfit e ripiegare su pezzi multi uso, da sfoggiare tanto di giorno quanto by night. Se ce la fanno loro c’è speranza per tutte. In ogni caso in vista delle vacanze un veloce ripasso non fa male, quindi ecco il mini prontuario per uscire vive -e perfettamente abbigliate- dalla prova valigia:

1) Viva gli Accessori. Sono piccoli, poco ingombranti, ma di grande effetto: personalizzano l’outfit e si prestano a svariate interpretazioni.
2) Tre è il numero perfetto (per le scarpe).
3) Impara a giocare alla matrioska. Una cosa dentro l’altra e si risparmia spazio.
4) Pantaloni anti grinza. Il rischio di trovare i tuoi pantaloni da sera spiegazzati come una cartina geografica è alto, ma basta arrotolarli su se stessi, perché rimangano perfettamente stirati.
5) Dare la precedenza. Quando preparate la valigia partite dal beauty e dalle scarpe infilate nei loro appositi sacchetti, in modo da creare una base. Quindi riempite gli spazi liberi con costumi, accessori e pantaloni arrotolati. A seguire t-shirt e abiti e per ultime giacche e soprabiti in modo che non si sgualciscano”.
Nota a margine Il problema non è di chi scrive, perché qualcosa devono pur far tutti, ma di legge…

Altre due perle estive a riprova che viviamo in un paese a intelligenza vigilata: “Temperature estreme, umidità alle stelle e sole battente rendono Milano una città infuocata. Per questo le signorine milanesi adottano una misura d’ordinanza chic ma leggera. Non fa eccezione Nicole Minetti che anche con questo clima non rinuncia a un giro di shopping. Primo capo imprescindibile il cappellino di paglia che protegge dai colpi di sole e da ben tre stagioni è di grande tendenza. (ma guarda un po’) Poi i sandali rasoterra che lasciano il piede completamente nudo e sul selciato rovente evitano di affondare con i tacchi. Poi l’abito a canotta, di solito riservato alla spiaggia ma sdoganato dal caldo tropicale. Inevitabile una borsa di grandissimo lusso per mantenere alto il tasso di eleganza senza cadere nello stile beach. (!) Quanto alle cuffie sono troppo calde da indossare (?) ma ormai sono diventate la versione moderna della collana: averle al collo è obbligatorio se vuoi far capire di essere trendy (!). L’unico accessorio riservato a poche è l’auto con aria condizionata che ti aspetta pronta ad accoglierti per una pausa refresh: questa è riservata alla vip. Le comuni mortali si arrangiano con i climatizzatori dei grandi magazzini” (proposta: arrestate la giornalista insieme a Nicole Minetti, trasferitele entrambe nel Burkina Faso e costringetele a  camminare con temperature estreme, umidità alle stelle e sole battente).

Altra perlina della serie non potevamo vivere più senza (Tango docet).
Arrivanno gli «I-Termic»: Lapo Elkann lancia i primi occhiali termosensibili
ItaliaIndependent, l’art-factory fondata da Lapo Elkann con la mission di «reinterpretare forme classiche con materiali innovativi», presenta i primi occhiali termosensibili che cambiano colore se esposti ad una temperatura superiore a 30 gradi. Chiamati «I-Termic», sono proposti in cinque diverse colorazioni camouflage. Per la promozione Lapo si è ispirato alla favola del principe azzurro e il ranocchio, realizzando una campagna di comunicazione in cui appare appunto un ranocchio che, però, nonostante venga baciato ripetutamente, non si trasforma in principe, mentre gli occhiali termosensibili cambiano colore. (Arghhhhhhh!!!!)

Torniamo seri: in settimana sono comparsi due interessanti rapporti che la dicono lunga su dove viviamo, come viviamo e soprattutto come vivono molti altri che non siamo noi. Il primo è il rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr): ottocentomila persone in fuga. Sangue, rivolte e repressioni: i 12 mesi passati sono stati segnati da un numero mai così alto di nuovi rifugiati.  “Il 2011 ha visto sofferenze di dimensioni memorabili”, ha dichiarato l’Alto commissario dell’agenzia Onu Antonio Guterres.
La lunga lista delle crisi umanitarie. Costa d’Avorio, poi Libia, Somalia, Sudan e altri Paesi ancora. Una sequela di crisi umanitarie che alla fine del 2011 ha contribuito a registrare nelle statistiche demografiche del pianeta la cifra di 42,5 milioni di persone tra rifugiati (15,4 milioni), sfollati interni (2,64 milioni) e richiedenti asilo (895mila). Il triste primato dell’Afghanistan. È l’Afghanistan, però, che si conferma il Paese d’origine del maggior numero di rifugiati, 2,7 milioni. In pratica: un rifugiato su quattro al mondo è afgano. Seguono Iraq (1,4 milioni), Somalia (1,1 milioni) e Sudan (500mila).
Ma c’è anche una nota positiva: 3,2 milioni di persone sono tornate a casa (ma non l’hanno trovata…)

Altro rapporto stavolta con buone notizie per il mondo: la pace è in aumento.
Lo sostiene l’Institute for Economics and Peace che ogni anno conduce il Global Peace Index, uno studio che ha lo scopo di monitorare la pace nel mondo. La medaglia d’oro del 2011 va all’Islanda, seguita da Danimarca e Nuova Zelanda; le nazioni più pericolose sarebbero invece Somalia, Afghanistan e Sudan, insieme all’area del Medio Oriente. Ma il dato più rilevante è quello che vede l’aumento generale, rispetto al 2010, della pace.

Mettevi d’accordo dunque e comunque, andiamo in Pace.

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