Archeologia. Scoperto scheletro di 2 milioni di anni

JOHANNESBURG. – È rimasto inosservato per anni in una roccia presente in laboratorio prima che i ricercatori se ne accorgessero: ora gli scienziati dell’University of Witwatersrand in Sudafrica hanno finalmente portato alla luce uno scheletro appartenente a un’Australopithecus sediba, risalente a 2 milioni di anni fa.

Il fossile, appartenente a un’individuo di sesso non identificato e dall’età compresa tra i 9 e i 13 anni, potrebbe rivelarsi uno dei più interessanti mai scoperti nella storia della paleontologia umana.

 «Abbiamo scoperto parti della mascella, un femore completo, costole, vertebre e altre parti importanti degli arti: poche volte ci siamo trovati di fronte a uno scheletro così completo», ha dichiarato in una nota il paleontologo Lee Berger. «Avevamo trovato altri pezzi di questo stesso scheletro nel 2009 nel noto sito di fossili umani nel Sudafrica, detto la Culla dell’Umanità. Questi altri resti, invece, sono rimasti – ha aggiunto – all’interno di una roccia in laboratorio senza che nessuno se ne accorgesse, fino a quando un tecnico di laboratorio ha notato un dente sporgere dalla superficie. L’apertura della roccia ha rivelato una scoperta eccezionale: stiamo allora allestendo un laboratorio speciale nella zona del ritrovamento e una mostra del reperto nei più grandi musei scientifici del mondo».

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