Ascoltata la società civile: l’Ue affronterà in modo corale migrazioni e asilo

BRUXELLES – Il Gruppo EveryOne ha sottoposto più volte, nel corso degli anni passati, una richiesta all’Unione europea: affrontare le sfide civili dell’immigrazione e soprattutto del flusso di profughi in modo corale, evitando che l’intolleranza di alcuni singoli stati potesse diffondersi nell’intera Unione, favorendo l’affermarsi di fenomeni xenofobici gravi.

“E’ ormai necessario che l’Unione europea eviti di cadere nella stessa indifferenza che permise l’Olocausto e altre persecuzioni nella storia contemporanea,” scrisse l’organizzazione in un appello-mozione*, “organizzando una commissione di inchiesta che verifichi le condizioni di persecuzione di massa cui sono realmente soggetti i migranti e i profughi, nonché lo spreco di fondi europei a essi destinati, il diffondersi di ideologie intolleranti promosse da politici e media e la mancata attuazione di programmi che combattano razzismo, neonazismo, antiziganismo, antisemitismo e ideologie razziali che (…) danno luogo a respingimenti di profughi o al blocco di gruppi di rifugiati in fuga da persecuzioni e guerre. E’ necessario iniziare a impegnarsi affinché (…) una coltura dei germi dell’intolleranza e dell’odio razziale, non rischi di contaminare la cultura europea riconducendola a tempi barbarici, in cui la vita degli esseri umani appartenenti a minoranze etniche o sociali vale sempre di meno di fronte alle leggi, ai media, alla cultura e all’opinione pubblica”.

Dopo aver manifestato interesse verso la mozione, attraverso alcuni rappresentanti dell’Europarlamento, oggi l’Unione europea dà una prima risposta con una Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo. Pur non essendo giuridicamente vincolante come una Direttiva, la Risoluzione rappresenta comunque un insieme di linee-guida per gli stati membri e chiede una maggiore tutela dei diritti delle persone che chiedono e ricevono accoglienza in Europa attraverso una solidarietà tra gli stati dell’Ue in relazione alle politiche di asilo. La cooperazione europea potenzierà l’ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO), che diventerà il perno delle dinamiche unitarie dell’azione coordinata da parte dell’Unione europea. E’ questo il punto più importante esposto nel testo della Risoluzione ed è questo che EveryOne e altre organizzazioni che si impegnano contro le politiche xenofobe di alcuni stati chiedevano a gran voce. Operare in sinergia europea limiterà – se la Risoluzione diventerà operativa – gli atteggiamenti ostili ai rifugiati e le violazioni istituzionali dei trattati internazionali sulle migrazioni e sull’asilo. La Commissione incaricata definirà i parametri di accoglienza in base alle caratteristiche di ogni singolo stato, razionalizzando il sistema dell’asilo. Saranno chieste risorse più consistenti per il Fondo Asilo e Migrazione (AMF) che sostiene gli stati che si impegnano di più nelle politiche di accoglienza. Riguardo l’ufficio europeo di sostegno per l’asilo (Easo), giocherebbe un ruolo importante proprio nell’unitarietà dell’azione europea in questo campo.

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