Prima di morire Loris D’Ambrosio ha cercato di aiutare Nita Ciuraru, Rom perseguitato

PESARO –  Il 26 giugno 2012, un mese prima di morire, il Direttore dell’Uffici per gli Affari dell’Amministrazione della Giustizia presso il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica,Loris D’Ambrosio, ha compiuto un estremo tentativo per sollecitare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché venissero accelerate le procedure di concessione della grazia al patriarca dei Rom di Pesaro, l’anziano Niita Ciuraru detto “Toma”, in carcere per uno sbaglio giudiziario, nonostante le gravi condizioni di salute e le ancor più gravi condizioni di precarietà, abbandono ed emarginazione della moglie Mia Copalea.

La donna, dopo che il marito è stato imprigionato nella casa circondariale di Ancona, è stata costretta a vivere per mesi all’aperto, coprendosi la notte con cartoni e senza poter fare mai neanche un doccia. Paziente oncologica e sofferente di patologie da precarietà, oggi è ancora viva grazie al ritorno a Pesaro del figlio Ipat, che la sostiene come può chiedendo l’elemosina. I servizi sociali locali, nonostante il Difensore Civico delle Marche, il Gruppo EveryOne e Nazione Rom avessero segnalato la tragedia della donna, non hanno fatto nulla per sostenerla. La domanda di grazia al Presidente Napolitano, inoltrata dal Gruppo EveryOne, Nazione Rom e dai Poeti per i Diritti Umani, è stata seguita con molta attenzione da Loris D’Ambrosio, che ci ha aiutati a formularla, suggerendoci di esporre i motivi umanitari quali ragioni dell’appello (e non l’errore giudiziario). Il 26 giugno 2012 il magistrato ha nuovamente perorato la nostra causa, trasmettendo i solleciti al Ministero della Giustizia. Purtroppo il 26 luglio un infarto coglieva D’Ambrosio, che si spegneva a sessantaquattro anni di età. Con lui, moriva anche la speranza di uscire dal durissimo carcere di Ancona per Nita Ciuraru, che ha ormai quasi scontato la sua pena e presto, senza alcuno sconto nonostante la sua innocenza e la sua situazione umanitaria, potrà ricongiungersi ai familiari. Qui di seguito, l’ultimo messaggio di Loris D’Ambrosio riguardante la domanda di grazia relativa a Nita Ciuraru, che Napolitano non ha accolto nonostante l’impegno del suo funzionario.

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