Unione degli Universitari in piazza contro le riduzioni delle borse di studio

L’Unione degli Universitari si schiera contro la previsione della riduzione del fondo nazionale per la concessione delle borse di studio, prevista del 40% per il nuovo anno rispetto a quello in corso, e si dice pronta a scendere in piazza il 14 e 17 novembre.

«Negli ultimi anni il diritto allo studio universitario è stato ripetutamente negato e oltre 45 mila studenti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, non ricevono la borsa di studio per mancanza di fondi», commenta Michele Orezzi, coordinatore dell’UDU.

Di fronte a questa situazione, secondo Orezzi, ciò che ha fatto il Governo è stato aumentare ancora l’importo delle tasse universitarie, già fra i più alti in assoluto in Europa, e nella legge di stabilità ha previsto un’ennesima riduzione delle risorse per il finanziamento del diritto allo studio, da circa 180 milioni di quest’anno ad appena 103 per il prossimo, per un calo complessivo del 40%.

Per queste ragioni l’UDU è pronta alla mobilitazione. «Non accettiamo che il Governo scarichi il finanziamento delle borse di studio sulle tasse degli studenti – prosegue Orezzi – occorre una risposta immediata e definitiva per gli oltre 45 mila studenti che ogni anno reclamano un diritto sancito dalla nostra Costituzione. Le politiche di austerità portate avanti finora hanno bloccato ogni investimento nell’istruzione, ma è ora di cambiare».

L’UDU sarà in piazza il 14 novembre per la mobilitazione dei lavoratori europei contro le politiche di austerità e il 17 novembre per la Giornata Internazionale dello Studente.

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