Università italiane fanalino di coda. Ci batte perfino la Turchia

ROMA – Atenei italiani fuori dai 100 brand universitari più apprezzati al mondo, dal top delle realtà accademiche più prestigiose.

A dirlo è la classifica sulla reputazione delle università mondiali realizzata dal magazine Times Higher education (The), che si affianca a quella annuale che valuta la qualità complessiva di queste istituzioni. In entrambe i casi il nostro paese se la cava male: l’Italia non ha nemmeno un ateneo fra i 200 migliori al mondo messi in graduatoria da The a ottobre in base alla qualità di didattica e ricerca e non ne ha nemmeno uno fra i 100 più prestigiosi. Ci batte persino la Turchia. Il nostro brand universitario, insomma, non si esporta bene. E lo confermano i dati (bassissimi) degli studenti stranieri che si iscrivono ai nostri corsi. In testa alla classifica c’è Harvard, come lo scorso anno. Confermati anche il secondo (Massachusetts Institute of Technology) e terzo posto (University of Cambridge). Al quarto posto Oxford scalza Stanford. Il mondo anglosassone spadroneggia. Gli Stati Uniti hanno 43 presenze nella classifica, ma sono in calo: erano 44 l’anno scorso e 45 due anni fa. Il Regno Unito ha 9 presenze nella top 100 (erano 12 nel 2011) di cui 7 nella top 50.  Russia e Germania, fanno notare da The, «guadagnano nuove posizioni nella top 100» delle università più famose. A livello europeo la prima istituzione che appare nella classifica, al 20mo posto, è lo Swiss federal Institute of Techonology. Niente posizionamenti alti per Francia e Paesi Bassi. La prima ha 4 atenei nella top 100,ma tutti oltre le prime 50 posizioni. Scala posti (dal 91 al 51) l’ateneo turco Middle East Techincal  University. La classifica viene stilata attraverso il supporto di 16mila esperti sparsi nel mondo che forniscono le loro opinioni.

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