Rifiuti a peso d’oro, tariffe record. Lo studio di Cittadinanzattiva

ROMA –  Rifiuti a peso d’oro: le tariffe sono aumentate a dismisura negli ultimi 5 anni, colpendo in particolare i cittadini meridionali.

Secondo lo studio realizzato dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, Tarsu e Tia sono cresciute nel 2012 del 2,8% annuo a livello nazionale, con record a Bari (Tarsu +30%, pari a 314 euro per una famiglia-tipo), Messina (Tarsu +22%) e Firenze (Tia +21%). Ma la città più costosa risulta Napoli (529 euro), dove negli ultimi 5 anni i costi sono aumentati dell’87%, seguita da Salerno (421 euro e +98% dei costi) e Siracusa (407 euro). Le città più economiche sono Isernia (122 euro), Matera (135 euro) e Brescia (146 euro). A Roma l’importo medio è stato di 378 euro (+53% rispetto al 2007) e a Milano di 299 euro.

Secondo la ricerca, in media una famiglia-tipo di 3 persone (casa di 100 metri quadri e reddito lordo complessivo di 44.200 euro) ha sostenuto lo scorso anno una spesa di 253 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente ed un aumento totale tra il 2007 e il 2011 del 17,1%. Rispetto ad un anno fa, sono otto le città che hanno fatto registrare incrementi a due cifre: dopo Bari, Messina (+22%), Firenze (+21%), Novara (+19%), Avellino (16%), Trapani (15%), Milano (14%) e Catanzaro (10%).  A livello regionale, la spesa media annua più alta si registra in Campania (389 euro) e la più bassa in Molise (154 euro). Ma vi sono marcate differenze in una stessa area regionale: a Milano la Tarsu è il doppio della Tia pagata a Brescia (299 contro 146 euro); la Tarsu di Siracusa supera di 189 euro quella pagata a Palermo; la Tia di Livorno è di 90 euro più alta di quella di Firenze.

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