Salute. Autismo, Arco Costantino in blu per la libertà di stampa

ROMA –  Accendere la luce e l’attenzione sui 400  mila bambini autistici, in Italia illuminando di blu l’arco di Costantino di Roma, con 18 proiettori di Enel Sole, per ricordare a tutti la necessita’ di garantire alle famiglie la liberta’ di scelta della terapia.

È l’iniziativa di ‘Divento Grande Onlus’, la prima associazione italiana di genitori che ha aderito nella Giornata mondiale dell’Autismo a ‘Light it up blue’, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una sindrome che “non e’ una patologia, ma una condizione da cui non si guarisce e di cui c’e’ poca consapevolezza”. Per far si’ che le istituzioni si prendano carico di questa realta’, il vicepresidente della Onlus, Salvatore Bianca, ha lanciato, in occasione della conferenza stampa in Campidoglio, un appello alle istituzioni locali rappresentate da Gianluigi De Palo, assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale: “Noi desideriamo che i nostri figli siano felici, loro possono essere una risorsa per la societa’ avendo capacita’ e inclinazioni singolari. Ma per rappresentare una reale opportunita’, hanno bisogno di spazi e luoghi fisici oltre che di assistenza e terapia. Noi chiediamo che il Comune dia in concessione degli spazi a Divento Grande affinche’ possa costruire un centro, a cura dei genitori, dove questi ragazzi possano sviluppare una professionalita’. Inoltre- ha aggiunto il portavoce dell’associazione- si crei una legge per affrontare in modo organico l’autismo e i diritti delle persone autistiche, cosi’ come e’ stato fatto in Inghilterra con l’Autism Act”.

L’assessore pero’ ha invitato le associazioni del settore a fare rete, perche’ “la frammentazione rendera’ difficile a qualsivoglia sindaco o assessore di concedere spazi alle singole realta’. Il Comune potra’ rispondere all’appello- ha precisato De Palo- qualora la richiesta perverra’ da piu’ associazioni”. Ma “l’istituzione deve essere al servizio del cittadino- ha risposto Bianca- e compira’ solo il suo dovere se concedera’ uno spazio ad un’associazione che legittimamente ne fa richiesta. Cerchiamo quindi di venirci incontro- ha concluso- noi raccogliamo il suo invito a fare rete, ma lei raccolga il nostro appello”. (DIRE)

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