Sempre con l’UNICEF per i più giovani. Roma, il caso della piccola Lena

ROMA –  Il sostegno dell’UNICEF alle nostre iniziative per i bambini e i ragazzi, dal film “La canzone di Rebecca” al mio libro di poesie “Dichiarazione”, dalle letture di poesie per i Rom al progetto di letteratura illustrata per ragazzi “Esopo nelle Valli di Tridentum” (che uscirà fra poco in libreria) è fondamentale e ci consente di mettere in atto azioni umanitarie a tutela e supporto dei giovanissimi.

Domani scriviamo una lettera all’UNICEF da parte mia, di Dario, Glenys, Daniela, Steed e Fabio (EveryOne Group -www.everyonegroup.com) e di Marco Squicciarini (www.translators4children.com) chiedendo di appoggiarci nell’azione per la vita della piccola Lena. Si legga, qui di seguito, la riflessione riguardo al caso da parte del dottor Marco Squicciarini.

Una vita da salvare, ancora. Ancora una bimba. Ancora con il meraviglioso Marco. Ancora davanti all’impossibile. Ancora con tanta fede e tanto impegno…

Salviamo la piccola Lena

di Marco Squicciarini

“Ma al peggio c’è fine?” mi pongo spesso questa domanda e ogni volta che penso di aver visto il peggio… mi devo ricredere.
Pensavo che aver visto il taglio dei fondi ai malati terminali per le cure palliative domiciliari, fosse la cosa più incredibile, poi quando ho letto che volevano chiudere il CEM con 50 ragazzi paraplegici figli di persone anche non più giovani, pensavo fosse davvero la fine del mono, ma oggi… mi sono di nuovo sorpreso.

Una organizzazione internazionale con cui collaboro da anni su casi di bambini malati che si chiama EveryOne Group e Roberto Malini (uno dei fondatori) mi hanno chiamato perché un padre è in Italia con una figlia di 6 anni affetta da leucemia ed ha bisogno di un trapianto urgente.
Ma… siccome è contemplato il trapianto e non la ricerca del donatore e il trasporto sono stati chiesti 25.000 euro al padre, che ovviamente non li ha.
La piccola Lena è una bellissima bambina nata a Belgrado arrivata in Italia proprio per questo problema e con il modulo 8 internazionale.
Ma a questo punto l’ospedale non può più fare nulla perchè nessuno può pagare questi 25mila euro.

Ho scritto a tutto il mondo: ad Alberto Ferrando, a tutti gli amici con cui ho seguito altri casi, a colleghi illuminati… a tutti.

Inutile dirlo: nessunoaAveva tradotto le cartelle cliniche dal serbo all’italiano, che ho prontamente chiesto al padre e che tradurremo non appena arrivano con translators4children (hanno usato riassunti in inglese ), ma mi chiedo solo una cosa: come puo’ sentirsi un padre, una madre che si sentono dire che la figlia ha la leucemia, che può fare il trapianto di midollo, ma che se non hanno 25mila euro… morirà?

Voglio chiedere a tutti di provare a pensare solo per 1 secondo di essere al posto del SIgnor Alex (il padre con cui ho parlato oggi pomeriggio al telefono).

Ebbene si…sono senza parole e credo che sarà difficile stupirmi oltre.
Ma la speranza è l’ultima a morire e stiamo cercando canali per i fondi internazionali dedicati a bambini in pericolo di vita (come questa) od ospedali che non chiedano il conto (magari anche non per colpa loro) o regioni che abbiano fondi dedicati a questi. Chiunque di voi che abbia notizia di questo puo’ scrivere a me ([email protected]) o a Roberto Malini ( [email protected]) per aiutare la piccola Lena ed entrare in contatto con il padre.

Grazie

“HOPE”

… “Our daughter (6 years old) from Serbia has been diagnosed with JMML (juvenile myelomonocytic leukemia). Due to the severity of the disease, we have been sent by the Serbian State Health Fund to Italy for the transplant” …

 

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