Renzi, Giachetti e il gazzettiere con le virgolette

ROMA – Nel guano nazionale, tanto per non fare torto alla capogruppo di M5S che va alla ricerca di quel “ merda” che fa la spia, i gazzettieri ci sguazzano. Incapaci di dare dignità al loro mestiere, scusate professione, visto che esiste tanto di Ordine che non si capisce cosa “ ordini”,  non sanno far di meglio che raccontare di trabocchetti,  di mine che vagano e possono esplodere sotto i piedi, di intrighi di palazzo, di veleni che corrono fra colleghi di partito, quasi sempre del Pd.

Certo in quel partito ci sono specialisti di alto livello, non perdono tempo neppure a tirare un sospiro di sollievo per i risultati elettorali che già sono pronti ad imbracciare le armi, l’un contro l’altro, come un sol uomo.  Comunque, ancher se non fossero le correnti, le<clientele, le aree , del Pd, a tenere destra l’attenzione dei gazzettieri alla ricerca dello scoop,  della notizia che fa titolo, ci pensa Grilllo, in preda ad una crisi di nervi che lo porta sempre più<giù tanto da gioire per la bruciante sconfitta. “ Perdere è bello” sta diventando il suo slogan mentre se la prende con il mondo intero, perfino con Stefano Rodotà che ha avuto l’ardire di  criticarlo. Lo tratta con disprezzo, quasi fosse uno “ un ottuagenario” dice lui, da buttare. Dimentica che solo pochi giorni prima lo aveva definito in ben  altro modo. Ma il piatto forte è Matteo Renzi, cui vengono addebitati complotti ogni volta che si muove, che dice una parola. Certo lui ce la mette tutta,<non si tira indietro ma il “racconto” del complotto Matteo Renzi- Roberto Giachetti è al limite del ridicolo . Noi non abbiamo simpatie per il sindaco di Firenze,< lo diciamo a scanso di equivoci, baste rileggere ciò che più volte abbiamo scritto. Ma questa volta difendiamo Matteo, anche se non ne ha bisogno. Si difende da sé, a volte anche troppo. Per aver  detto che se il governo non si muove, se vivacchia, la< cosa finisce male. In particolare se l’è presa con i vecchi metodi democristiani, lasciar scorrere, congelare i conflitti, poi tutto si sarebbe aggiustato. Lo ha detto a proposito delle riforme costituzionali a partire dalla legge elettorale che scomparsa dal vocabolario di Letta, Franceschini, Brunetta e Quagliarello. E’ complottare contro Enrico Letta ricordare che la messa al bando del “porcellum” era uno degli impegni  di fondo presi con gli elettori e che ora è<scomparso dall’orizzonte ?” O ricordare che  Berlusconi fa la voce grossa e punta i piedi , abolizione dell’Imu o Letta va a casa.?  Tanta carne al fuoco per i gazzettieri che ormai da qualche tempo si sono trasformati in 007, mettono pulci nelle stanze del potere, ricevono nell’arco della giornata intercettazioni registrate e regolarmente le pubblico con tanto di virgolette. Sentite cosa ha detto  al<telefono Renzi a Ghiachetti,i due complottardi: “ Ma come fanno a chiedere a te che  hai fatto quattro mesi di sciopero della fame di ritirate la mozione sul Mattarellum? Che c’entra il governo ?. E’ un atto di indirizzo parlamentare. Non ti fermare Roberto.”.Tutto con tanto di virgolette, un marchio, una garanzia. Non mettiamo in dubbio, visto che chi scrive l’articolo virgolettato è uno dei giornalisti di punta della cronaca politica di Repubblica. Desolatamente dobbiamo dire che non è il solo. Anzi le virgolette pare siano diventate materia obbligatoria per l’esame per diventare giornalisti professionisti. Insieme all’iscrizione all’Ordine viene rilasciato anche l titolo di “cavaliere delle virgolette”. Di più, ci sono quelli  che in un articolo riportano registrazioni telefoniche di quello che sta a Palazzo Chigi, l’altro che si trova a Montecitorio, ancora uno a Santa Maria delle Fratte, qualche  puntatina all’estero fa sempre effetto.  Virgolette e ubiquità, il manuale del bravo gazzettiere.

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