Tra revival e saldi. Settimana dal1 al 7 luglio

Revival.
La settimana inizia con un gradito ritorno (era tempo che non accadeva e si pensava che fosse completamente passato di moda): il colpo di stato dei militari (in Egitto).

Davvero breve il periodo di governo (un anno circa) del primo presidente democraticamente eletto in Egitto, Morsi. In pratica Morsi e fuggi (o meglio fuggii…)

Il presidente della corte costituzionale egiziana, il giudice Adly Mansour, in compenso ha giurato come presidente ad interim dopo essere stato designato dai militari a succedere a Mohamed Morsi. Morsi, deposto dopo il golpe militare di ieri, è stato trasferito al ministero della Difesa, mentre tutto il suo staff rimane agli arresti in un edificio militare. Intanto, violenti scontri hanno avuto luogo in alcune delle principali città del Paese: secondo l’ultimo bilancio ufficiale, almeno 14 persone sono morte.

Sonetto: “i Fratelli Musulmani si preparano a menar le mani…”

L’iniziativa dell’esercito, che ha sospeso la Costituzione e nominato Mansour capo di stato provvisorio, ha destato grande preoccupazione all’estero: il presidente degli Stati Uniti ha auspicato un pronto ritorno al potere di Amenofi IV, mentre l’Unione europea ha lanciato un appello per l’organizzazione di nuove elezioni presidenziali nel più breve tempo possibile, si spera prima delle ferie…

Torniamo in Italia, anzi in Vaticano che in settimana ruba la scena varie volte, imponendosi per lo spessore e l’intensità delle proprie iniziative.

Wojtyla e Roncalli saranno Santi (quasi subito)
Papa Francesco, alle prese con nuove e urgenti strategie di marketing per rilanciare il brand un po’ appannato della multinazionale, ha firmato i decreti per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II che saranno proclamati santi insieme entro la fine dell’anno.
Il pontefice ha approvato il miracolo attribuito all’intercessione del suo predecessore polacco (ha sciolto un ingorgo sul raccordo Anulare in un giorno di pioggia in soli dieci minuti e fatto guarire dal mal di testa una suora che aveva indossato un casco da motociclista due taglie più piccolo) e ha sottoscritto i voti favorevoli della sessione ordinaria della Congregazione delle cause dei santi sul fascicolo del “Papa buono” dal titolo “Era Ora!”.

Approvati anche i decreti relativi a miracoli (questi sì davvero inspiegabili) che aprono la via alla beatificazione del primo successore di Escrivà alla guida dell’Opus Dei, il vescovo Alvaro del Portillo, e di Madre Speranza, la spagnola suor Maria Giuseppa Alhama Valera, fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e dei Figli dell’Amore Misericordioso nati dall’unione con gli Ancelli dell’Amore Misericordioso Ma Passionale e Intenso…

Si attendono ora i miracoli postumi che riguardano la crescita del fatturato sotto la voce pellegrinaggi, pernotti e gadget…

Santa ‘Nchè invece non sarà vicepresidente della Camera. Falliscono i saldi di fine stagione.
I Democratici lasciano solo il Pdl nell’elezione della ‘pasionaria’, (grazioso soprannome inventato dalla stampa al posto di “grandissima stronza”.
Il caso diventa comunque una nuova grana per la maggioranza e per il governo: “Sulla candidatura di Daniela Santanchè alla vicepresidenza della Camera sarebbe davvero gravissimo se da parte del Pd vi fossero gesti provocatori – dice lo scudo, nonché, caso umano, Daniele Capezzone, dimentico del fatto che la vera provocazione consiste nell’aver presentato una come la Santanchè.

Lumen Fidei, prima enciclica a due, in pratica un tandem.
“La luce della Fede illumina la vita”. Il testo porta la firma di Bergoglio ma in controluce si legge la prima stesura di Ratzinger. Una riflessione sull’umana necessità di indossare il giubbotto fosforescente se si circola in bicicletta di notte. Altri passaggi sono poi dedicati alle cinture di sicurezza, al passaggio dagli anabbaglianti agli abbaglianti e viceversa.
La parte migliore è però senz’altro quella in cui si spera che il mondo non si basi solo su utili e profitti.
 
Ancora Papa Francesco, via i vertici Ior.
Cadono i vertici dello Ior dopo il clamoroso arresto di monsignor Nunzio Scarano. Il direttore generale della banca del Vaticano, Paolo Cipriani e il suo vice, Massimo Tulli, hanno rassegnato le dimissioni, accettate oggi dalla Commissione dei cardinali e dal board di sovrintendenza. Entrambi sono indagati della Procura di Roma dal 2010 nella vicenda dei 23 milioni di euro sequestrati per sospetta violazione delle norme anti-riciclaggio, ma né il vecchio né il nuovo Pontefice – fino ad ora – avevano pensato di rimuoverli.
Le funzioni di direttore generale dell’Istituto, come ha reso noto la sala stampa vaticana, sono state assunte ad interim dal presidente Ernst von Freyberg.

Una decisione, quella di Cipriani e Tulli, a cui non è di certo estraneo il volere dello stesso Papa Francesco, che tra le priorità del suo pontificato ha quella di condurre lo Ior su una via di totale trasparenza, priva di ombre…
(se ci dovesse riuscire sarebbe questo il primo vero miracolo riconosciuto da tutti, ma attenzione, do you remember  Giovanni Paolo I°? Il Papa Albino?)

Cina, boom di petizioni online.
Crolla il sito nel giorno dell’esordio. Esordio col botto, è proprio il caso di dirlo, per il sito web sul quale i cinesi possono, da ieri, rivolgere le loro “petizioni” al governo centrale contro le ingiustizie subite localmente. Il sito è infatti crollato a causa della valanga di traffico che ha ricevuto – 46 milioni di contatti in un paio d’ ore – e che non è riuscito a sostenere. Il sito è rientrato in funzione nel pomeriggio, ma non aveva più i tasti… (Deng Xiao Link)

Nota della Cassazione: attenzione alle invettive. “Italia paese di merda” è vilipendio.
D’ora in poi, nei rari casi in cui non siete soddisfatti di come va l’Italia,  alzate gli occhi al cielo, sbuffate e sussurrate piano:  “Accipicchia, questo paese birbante inizia proprio a infastidirmi!”.

Chiudiamo con una nota di colore.
Elegante come al solito Lapo Elkann. Sempre ben vestito il rampollo di casa Fiat è stato fotografato mentre fa spese a via Montenapoleone a Milano. Arrivato nel salotto buono dello shopping con una 500 con carrozzeria pied de poule  (?) (poi multata) Lapo ha sfoggiato un completo blu da marinaretto.
Unico neo, le scarpe da donna (o meglio della zia) ai piedi…

Il bello è che non è una battuta è la verità…

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