Sanità. Riconosciuta rivalutazione indennita cittadini infettati da trasfusione

ROMA – La sentenza della Corte europea ha riconosciuto il diritto alla “rivalutazione dell’indennità integrativa speciale” a tutti i cittadini infettati da Hiv, epatite B o C dopo una trasfusione o la somministrazione di emoderivati.

Una scelta dovuta, che riconosce i diritti dei malati danneggiati e ne ripristina le condizioni di uguaglianza e dignità. Sono circa 60 mila i cittadini italiani interessati, a cui spetterà una rivalutazione calcolata in circa 140 euro al mese, oltre ai 542 euro mensili di indennità già previsti. La sentenza diventerà definitiva entro tre mesi e il Governo italiano avrà sei mesi da quella data per pagare  le somme dovute  in base alla rivalutazione.
Intanto la Federconsumatori ha chiesto al Governo e al Ministero di rinunciare ad ogni possibile richiesta di revisione del caso e di provvedere, senza ritardi, al pagamento delle somme dovute e dei relativi arretrati.

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