Rebecca Covaciu. Un arcobaleno sul Trentino

 

TRENTO –  Oggi è stata ospite dell’Associazione Gioco degli Specchi e dell’Associazione Italiana Zingari Oggi – AIZO – Rebecca Covaciu, autrice del libro “L’arcobaleno di Rebecca” e vincitrice del premio UNICEF 2008. Rebecca è rom, ed è studente di 17 anni al Liceo Artistico Boccioni di Milano.

A 12 anni ha fatto un acquarello dove ritraeva la sua famiglia, un cielo con l’arcobaleno, e tanti topi. Questo il disegno premiato. Rebecca è stata nella scuola media di Borgo Valsugana a raccontare la sua esperienza di vita, di come ha vinto il premio e del significato che riveste. E’ una ragazza solare, socievole e piena di voglia di conoscere il prossimo e di raccontarsi. Ha scelto di studiare per diventare una brava artista, ma specialmente ha scelto di dedicare la sua bravura artistica e la sua vita ai diritti umani. E’ lei che con gli studenti dice: “Voglio che quello che ho passato io nella mia vita, nelle baracche, nella sporcizia, mandata via da un posto e poi di nuovo da un altro, non lo subisca nessuno. Nessun bambino deve crescere così come sono cresciuta io, nessuno”. Sottolinea poi come la sua famiglia è sempre stata forte, unita e mai si è persa d’animo. Ogni volta che avveniva uno sgombero da parte delle forze dell’ordine, hanno sempre saputo ricominciare. Sono partiti dalla Romania in cerca di fortuna, come un tempo i nostri vecchi partivano dall’Italia per l’America. Hanno vissuto in tanti stati diversi, sia in America che in Europa, ma hanno sempre trovato diffidenza e discriminazione. Ora vivono in un appartamento a Milano, lei con tutta la sua famiglia. Rebecca ama la sua scuola e sogna già gli anni in cui andrà all’accademia… Il suo sogno più grande è però quello di potersi rendere utile per un mondo più giusto, dove le diversità dei popoli siano finalmente valorizzate, siano motivo di curiosità e di vicinanza fra le persone. Rebecca ha portato con sé il film “La Canzone di Rebecca” – regia di Roberto Malini – nel quale racconta i tragici eventi della sua vita e la sua grande voglia di stare insieme al prossimo. L’arcobaleno di Rebecca denuncia con i topi la drammatica vita del popolo rom e sinto, con i colori vivaci la bellezza del vivere coi propri cari. Alla fine dell’incontro gli studenti hanno chiesto e ottenuto un disegno ciascuno.

 

 

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