Il governo chiede sconti ai pendolari sulle autostrade

ROMA – Il governo,  ha chiesto oggi,  al sistema delle concessionarie autostradali, di dire rapidamente se sono disponibili ad agevolare i clienti pendolari con uno sconto del 20% a partire da febbraio.

Le agevolazioni saranno progressive a partire da una frequenza di percorrenza da punto a punto di 40 viaggi tra andata e ritorno al mese per una distanza massima di 50 chilometri. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che oggi ha convocato i rappresentanti dell’Aiscat, l’associazione delle concessionarie, per affrontare il tema dei rincari tariffari, in media 3,9,  scattati a fine dicembre per il 2014 e oggetto delle proteste degli autotrasportatori e dei pendolari, già provati dalla crisi economica.

Il ministro ha anticipato alcune delle considerazioni su questo tema, ricordando le componenti della tariffa autostradale. Oltre all’aumento generalizzato dei prezzi, le formule applicate alle concessionarie prevedono “il recupero degli investimenti effettivamente eseguiti ed effettivamente contabilizzati”, in quanto nel 2013 gli investimenti con queste caratteristiche per il sistema delle autostrade in concessione, è ammontato a 2 miliardi di euro, pari a più del 30% del totale degli investimenti in grandi opere infrastrutturali fatti in Italia lo scorso anno. Altra componente della tariffa, è il fattore di riequilibrio tra costi e ricavi; notando appunto, che non era  mai accaduto che per cinque anni consecutivi ci fosse stata una riduzione di domanda.  Il meccanismo in questo caso  compensa con un adeguamento di tariffa il calo dei ricavi rispetto ai costi per tenere in equilibrio i piani finanziari.

Secondo Lupi, l’azione che verrà portata avanti mira da una parte alla soluzione di una emergenza con le agevolazioni ai pendolari e dall’altra, alla rivisitazione dei contratti per adeguarli al contesto economico. “Serve una riflessione per rendere compatibili i fattori prezzi e investimenti con il nuovo scenario”, ha detto senza elaborare nel dettaglio a cosa punti il governo.

 

Condividi sui social

Articoli correlati