Il Senato abroga il reato di clandestinità. Ora più diritti

ROMA – Il Senato ha dato oggi via libera all’emendamento del governo che abroga il carattere penale del reato di immigrazione clandestina trasformandolo in un illecito amministrativo. Norma inserita nel ddl sulla messa alla prova, all’esame dell’aula di Palazzo Madama.

Plauso del centro sinistra che ne aveva proposto l’abrogazione. «È stato finalmente abrogato il reato di immigrazione clandestina ed è un’ottima notizia di civiltà per il nostro Paese», ha esultato il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda. «Basta leggere la prima parola dell’emendamento, ‘abrogazione, per comprendere – ha aggiunto – l’intero senso della norma e confutare le tesi di chi pretende di imporre falsità. L’immigrazione clandestina è stata ricondotta nella sua giusta misura: è tornata ad essere illecito amministrativo, come è giusto, e non è più reato. Questo è il senso della norma oggi approvata e voluta dal Pd e che nessuna dichiarazione di segno opposto potrà cambiare». «Finalmente abbiamo vinto la prima battaglia con il voto che sancisce l’abrogazione dell’odioso reato di immigrazione clandestina al Senato”, ha detto il deputato Pd Khalid Chaouki. E poi: “È caduta la prima bandierina ideologica piantata dalla Lega Nord negli anni bui della gestione cattivista dell’immigrazione. Con questo atto importante si abbatte uno dei pilastri dell’ideologia securitaria che ha per troppo tempo criminalizzato gli immigrati e reso un cattivo servizio all’immagine dell’Italia in Europa e nel mondo. Lavoriamo ora per una nuova legge sull’immigrazione che tenga insieme il principio di legalità e di rispetto del diritto internazionale con quello dei diritti umani”.

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