Contro-spot Insicurezza sul lavoro. La lettera di una vedova

La lettera

Sono la vedova di un operaio morto ad ottobre scorso, Nicola è stato vittima della presunta incompetenza dei responsabili della cooperativa per cui lavorava, che l’hanno messo a lavorare in una situazione di estremo pericolo senza nessuna protezione, ma è soprattutto vittima del menefreghismo dello Stato che continua a tollerare tutti questi morti sul lavoro senza prendere seri provvedimenti.

Le leggi sono inefficaci e continuano ad essere facilmente aggirabili dai “padroni”.Lo Stato, come iniziativa di prevenzione, ha pensato bene di fare uno spot “vergognoso”, dal quale si evince che sono gli operai “colpevoli” della loro stessa morte.
Per questo io chiedo che venga pubblicizzato il contro-spot insicurezza sul lavoro, perchè la società non può continuare a rimanere indifferente ed accettare questi bollettini di guerra nel mondo del lavoro.
Solo con la sensibilizzazione delle coscienze, attraverso la diffusione di iniziative come quella del contro-spot in oggetto, si potrà costruire una società veramente civile fondata sul rispetto dei diritti/doveri di ogni individuo, dove il lavoro sia per l’uomo e non l’uomo per il lavoro.

Maria Antonietta Cuomo

 

Il contro spot Insicurezza sul lavoro

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