Appello degli ambientalisti al governo. Fermate il decreto destinazione Italia

ROMA – Gli ambientalisti danno battaglia al decreto che di fatto condonerà chi ha commesso dei reati ambientali. “Il Governo Letta – riporta l’appello firmato da Stop Biocidio Lazio e Abruzzo, Coordinamento Nazionale Siti Contaminati, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua –  sta varando un regalo per gli autori dei peggiori disastri ambientali. L’art. 4 del decreto “Destinazione Italia” ora in Parlamento è una sanatoria per chi ha inquinato, con tanto di finanziamenti pubblici per gli autori delle devastazioni dei territori. Altro che “chi inquina paga”.

A partire da giovedì 6 Febbraio il decreto sarà in discussione presso la Camera dei Deputati. E’ dunque urgente fare pressione su tutte le deputate e i deputati affinchè si adoperino per lo stralcio di tali norme”.

I firmatari dell’appello propongono di scrivere  alle/ai deputate/i e al Ministro dell’Ambiente A. Orlando.  Questo il testo che le associazioni propongono di sottoscrivere e inviare insieme alla cartolina di seguito pubblicata al seguentelink

Oggetto: nel Decreto “Destinazione Italia” un condono tombale sulle bonifiche dei siti inquinati   

Nel decreto “Destinazione Italia” sono previste delle norme a sostegno di chi ha causato i peggiori disastri ambientali del paese! 

L’art. 4 arriva addirittura a finanziare gli autori dell’inquinamento. Inoltre ci si potrà limitare alla sola messa in sicurezza dei siti e non già alla vera bonifica. Infine si prevede un vero e proprio condono tombale, co-finanziato dagli italiani, per gli inquinatori poiché l’attuazione dell’accordo di programma “esclude per tali soggetti ogni altro obbligo di bonifica e riparazione ambientale e fa venir meno l’onere reale per tutti i fatti antecedenti all’accordo medesimo”. 

Lo stesso Servizio Studi della Camera ha sollevato seri dubbi sui contenuti del Decreto che confliggerebbe con il principio comunitario “chi inquina paga”. 

Chiediamo con forza a tutte le deputate e i deputati di adoperarsi per stralciare queste norme dal decreto che sono un vero e proprio schiaffo ai cittadini vittime di inquinamento. Un vero e proprio favore ai criminali e alle aziende senza scrupoli che hanno reso invivibili intere aree del paese.

 

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