Università. Numero chiuso, vittoria degli studenti di medicina e chirurgia

Rete della Conoscenza. La mobilitazione continua per l’abolizione totale degli sbarramenti

Ieri sera il MIUR ha pubblicato gli ultimi bandi di definizione dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea a numero chiuso. Rientrano i tagli a tutte le facoltà ma parzialmente e con forti disparità tra facoltà. Rimane un taglio del 13% per architettura e a medicina e chirurgia sono 174 i posti rimasti comunque esclusi dal conteggio. 

“Le mobilitazioni di migliaia di studenti medi ed universitari  svoltesi il 7 marzo in tutta Italia hanno prodotto una grande vittoria contro il sistema del numero chiuso – dichiara Federico del Giudice, portavoce della Rete della Conoscenza – Avevamo denunciato con presidi, blitz e striscioni in tutta Italia l’illogicità del decreto n.85 su un meccanismo già di per se ingiusto come i test d’accesso. Ad oggi però i tagli permangono, specie su architettura, e il MIUR non ha messo mano alle date dei test. Continueremo a mobilitarci fino ad Aprile e oltre per rivendicare lo slittamento dei test e la cancellazione totale dello sbarramento all’accesso dell’università”

“Il reintegro dei posti a medicina è un atto positivo ma parziale – continua Alberto Campailla, portavoce di Link Coordinamento Universitario – Il nostro Paese ha bisogno di più medici rispetto a quelli previsti dai diversi ministri in questi anni: anche riportando il numero di posti disponibili a 10.000 rimane una carenza strutturale che mette a rischio il diritto alla salute di tutte e tutti. Il taglio del 13% ad architettura è inoltre grave e ingiustificato. In questi giorni stiamo continuando a protestare contro il numero programmato a livello locale a Torino e in altre città, continueremo a farlo anche a livello nazionale perchè è impossibile decidere arbitrariamente quanti studenti meritano di accedere all’università e quanti no. Tutti meritiamo di scegliere, studiare, emanciparci!

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