Sanità. Siumb, l’ecografia evita intervento e fa risparmiare

ROMA – Anche l’ecografia si rinnova. Negli ultimi anni, grazie alla tecnologia, si sono sviluppate soluzioni ecografiche sempre piu’ innovative per ogni esigenza clinica. Una tra le tante novita’ e’ l’elastosonografia, che permette di eseguire un’ecografia attraverso moduli particolari grazie ai quali  e’ possibile valutare l’elasticita’ dei tessuti presi in esame ricavando, contemporaneamente, anche  dati utili a fini diagnostici.

Questo vale in particolare per la fibrosi e la diagnosi di neoplasie maligne. Nonostante ci si trovi ancora in una prima fase di sperimentazione, i risultati sono molto promettenti e hanno gia’ avuto positivi riscontri pratici nell’attivita’ diagnostica quotidiana. Non solo. Le nuove ecografie, oltre ad evitare ai pazienti interventi chirurgici invasivi, attraverso procedure loco regionali eco-guidate, permettono al paziente e al sistema sanitario di risparmiare.    “L’impatto non e’ stato ancora perfettamente studiato in termini di rapporto costo/efficacia- spiega alla Dire Marcello Romano, presidente Siumb (Societa’ Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia)- ma sicuramente in questo senso c’e’ molta aspettativa. L’ecografia si sta notevolmente diffondendo in ambito soprattutto clinico come integrazione dell’esame effettivo, consentendo  diagnosi piu’ veloci e accurate”. Ma non e’ finita qui: secondo Romano, con utilizzo sempre piu’ diffuso della sonografia, “potrebbe profilarsi per i pazienti anche un risparmio in termini economici”.    Le potenzialita’ dell’ecografia sembrano insomma essere enormi. Ma a rimanere ancora aperto e’ il problema della formazione degli operatori: “L’utilizzo dell’ecografia in mani non esperte- prosegue il presidente Siumb- potrebbe al contrario fare espandere i costi, nel senso che potrebbero essere inutilmente poste delle indicazioni per procedure piu’ pesanti, solo perche’ magari chi ha eseguito un esame non ha esperienza adeguata nella gestione della metodica ecografica”.    “Allora il problema oggi non e’ tanto diffondere in maniera generica la metodica- conclude Romano- quanto diffonderla in maniera qualificata affinche’ se ne faccia un uso appropriato secondo una logica di efficienza e di economicita’”.   (Dire)

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