Nucleare. Moratoria approvata, in Italia l’atomo aspetta un anno

ROMA – Il governo italiano rimanda di un anno l’avvio del suo piano nucleare. In sostanza è questo il significato della pausa di riflessione formalmente annunciata oggi, con la ratifica, da parte dell’Esecutivo, della moratoria proposta dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e da quello dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

L’anno sabbatico riguarderà l’individuazione dei siti e l’attivazione delle procedure per la costruzione delle centrali nucleari. Si approfitterà dello stop temporaneo al programma per fare ulteriori test relativi alla sicurezza degli impianti.
Romani spiega: “il governo oggi ha fatto una scelta responsabile e nell’interesse dei cittadini. L’Italia si muove dunque in piena sintonia con gli altri Paesi dell’Ue che, dopo il dramma di Fukushima, stanno definendo nuovi e piu’ condivisi criteri di sicurezza riguardanti l’energia nucleare. Questo fronte resta per noi prioritario, e nei prossimi mesi faremo la nostra parte per far si’ che l’Europa intera possa adottare standard di sicurezza nucleare concertati e massimamente affidabili”. Per Romani ”adesso bisogna guardare avanti, per far si’ che il nostro Paese, al di la’ dell’atomo, sia all’avanguardia nell’adozione delle nuove tecnologie energetiche, necessarie per ottenere un mix energetico piu’ equilibrato e meno dipendente dalle fonti fossili. Penso per esempio alle fonti rinnovabili, che stiamo rendendo sostenibili economicamente per il sistema Paese, cosi’ da assicurare prospettive di pianificazione di lungo periodo alla filiera produttiva”.

Le reazioni a questa decisione del governo sono molteplici. “Non può esserci moratoria che tenga e che possa fermare il referendum – dice Antonio Di Pietro – perché delle due l’una: o il governo cancella la norma che consente la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano o la mantiene. Ma la moratoria di un anno è un chiaro raggiro che serve a scavallare la data del referendum. Insomma, l’unico vero scopo del governo è quello di fermare il temuto verdetto dei cittadini. L’Italia dei Valori, promotrice del quesito referendario, andrà avanti con la sua battaglia contro quest’energia obsoleta, dannosa per la salute e per il territorio che riempie solo le tasche delle solite lobby economiche”.
Oggi pomeriggio a Roma, davanti a Palazzo Chigi (Galleria Alberto Sordi), il Popolo Viola si è mobilitato con l’iniziativa ‘Giù le mani dal Referendum’.

Il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ rincara le critiche: “Governo senza pudore. Questa moratoria è solo una presa in giro. Vogliono chiudere la bocca agli italiani perché sanno che dalle urne del referendum verrà fuori una sonora bocciatura del loro folle progetto nucleare”.
“Comunque vada sarà un pasticcio, ma anche il funerale del nucleare” predice il senatore del Pd Francesco Ferrante. “E’ impensabile  che tra un anno, quando tutto il mondo avrà fatto un passo indietro sull’energia atomica l’Italia decida di andare avanti in perfetta solitudine”.

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