Agricoltura. Dare ai giovani le terre confiscate alle mafie

ROMA  – «Dare in concessione i terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata a giovani che non hanno compiuto quarant’anni e che abbiano la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale secondo le modalità e le misure di prevenzione previste dal codice delle  leggi antimafia (dlgs n. 159/2011, ndr)». È quanto prevede la mozione presentata dal gruppo del Partito democratico della commissione Agricoltura del Senato.

«Con questa mozione- spiegano Francesco Scalia e Roberto Ruta, rispettivamente primo firmatario della mozione e capogruppo Pd in commissione Agricoltura- si impegna il governo anche nella lotta alle agromafie e alla tutela dei prodotti italiani. Bisogna adottare tempestivamente ogni azione di contrasto perché questo fenomeno è in rapida espansione. Solo nel 2013 il volume d’affari delle agromafie realizzato nel nostro Paese è stato di circa 14 miliardi di euro, con un aumento record del 12% rispetto al 2011, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese». 

Nella mozione «chiediamo anche di tutelare la qualità dei nostri prodotti agroalimentari assumendo tutte le opportune iniziative di prevenzione e contrasto contro l’utilizzo indebito di marchi italiani e in particolare adottando e promuovendo in Italia e all’estero un marchio identificativo della nostra produzione italiana. Un impegno- concludono i senatori del Pd- di  cui il governo deve farsi carico anche a livello europeo».

(Dire)

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