Pesce d’aprile a Matteo Renzi su “Le invasioni barbariche” con finte dichiarazioni di Berlusconi

ROMA – Ci è cascato in pieno il sindaco di Firenze Matteo Renzi ospite de ‘Le Invasioni Barbariche’ sulla tv LA7 che gli ha confezionato un pesce d’aprile. «È arrivata un’ Ansa che ti riguarda», gli ha detto la conduttrice Daria Bignardi. Che così ha cominciato lo scherzo, leggendo un finto take d’agenzia attribuito al premier Berlusconi che secondo lo scherzo avrebbe rilevato: «Finchè la sinistra sarà in mano a queste persone non vedo via d’uscita. Se la leadership passasse invece ad un giovane intelligente e moderato come Matteo Renzi, ne potremmo riparlare’. Così il premier Silvio Berlusconi – secondo Bignardi era scritto nel take Ansa – in un’anticipazione dell’ intervista che domani pubblicherà il Giornale.

Alla domanda del direttore Sallusti su come ‘svelenire il clima di odio’ che pervade la politica italiana, Berlusconi – ha continuato a leggere la conduttrice – ha manifestato grande stima per il sindaco di Firenze dicendo che gli ‘piacerebbe sfidarlo alle prossime elezioni». Questo il contenuto della prima agenzia finta letto allo sbalordito sindaco di Firenze. Ma il Pesce d’Aprile non era ancora finito, subito il finto arrivo di una seconda agenzia, con sempre Berlusconi a parlare: «È un bravo ragazzo, ha del talento, prosegue il premier a proposito di Matteo Renzi nell’intervista che sarà pubblicata domanì, e ‘quando è venuto ad Arcore mi sono permesso di dargli un consiglio per rinfrescare la sua immagine, un pò ingessata. Gli ho detto: sorrida, si faccia vedere in giro con tante belle ragazze e racconti un po’ di barzellette. E, soprattutto, non si lasci contagiare dalla tristezza che affligge i suoi colleghi della Sinistra’. Il Premier ha concluso: ‘La mia casa per lui è sempre aperta’». Ancora più stupito Matteo Renzi ha risposto però serio:« Questa agenzia è strepitosa. Non mi ha mai detto che la mia immagine è ingessata, magari lo pensa davvero, magari lo è anche. Ma era un altro che ha visto secondo me, non vorrei mi avesse confuso con Emilio Fede. Solo una cosa condivido: ha sempre saputo dire agli italiani parole di ottimismo. Anche a vuoto, ma ha sempre avuto questa capacità, del resto nasce come uno che ha sempre venduto, ha l’immagine del grandissimo venditore. Io penso che invece la sinistra troppo spesso sia triste. Penso però che nel mio modello di sorriso e felicità non bisogna essere accompagnati dalle belle ragazze ma di vivere la vita in maniera piena». Dichiarato infine lo scherzo, il Sindaco di Firenze è scoppiato a ridere ed ha detto: «Ci son cascato come un fesso. Quando ho sentito dire la mia casa è sempre aperta mi son detto: devo chiedere ancora 100 milioni per il teatro della musica di Firenze».

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