Agricoltura Lazio. Bando terre a giovani. Rosati, un gran successo

ROMA – “E’ stato un grande successo e siamo naturalmente molto contenti: abbiamo ricevuto 118 domande, dunque al bando hanno risposto ben 118 piani aziendali. Direi che per noi e’ una bella soddisfazione, anche perche’ era da 40 anni che nel Lazio, ma anche in Italia, non si mettevano a bando delle terre pubbliche per incrementare un settore, quello dell’agroalimentare, che oggi rappresenta un fattore molto importante di sviluppo”.

Cosi’ Antonio Rosati, commissario straordinario Arsial, commenta alla Dire la chiusura del bando ‘Terre ai giovani’, promosso dall’Arsial d’intesa con la Regione Lazio-assessorato all’Agricoltura, che prevede l’assegnazione di 350 ettari di terre del patrimonio Arsial ai giovani imprenditori e imprenditrici agricoli.     “Questa settimana- prosegue Rosati- nominero’ una commissione di altissimo profilo, presieduta dal nostro nuovo direttore generale, il dott. Sbaffi, che dovra’ fare un lavoro intenso perche’ dovra’ vagliare questi 118 piani aziendali. Ci avvarremo poi della preziosa collaborazione di docenti universitari provenienti dall’universita’ Agraria di Viterbo, ma anche dal dipartimento di Economia dell’universita’ Sapienza di Roma. Speriamo di chiudere tutto prima della pausa estiva, in modo che a settembre si possa fare una grande cerimonia, alla presenza dell’assessore Ricci e in particolare del presidente Zingaretti, durante la quale simbolicamente daremo ai giovani agricoltori le chiavi di questi terreni”.

L’Arsial continuera’ ad essere un punto di riferimento tecnico per le aziende e i giovani agricoltori, ma non solo. “La novita’- sottolinea ancora il commissario straordinario- e’ che abbiamo previsto un piccolo aiuto: i nostri tecnici non solo continueranno a dare suggerimenti ai giovani agricoltori, ma voglio anche ricordare che abbiamo messo 150mila euro a fondo perduto per le spese vive, immediate e di avvio; mentre 500mila saranno gli euro garantiti dal nostro patrimonio in un fondo di garanzia del mondo agricolo, che dovrebbe produrre intorno ai 6/7 milioni di investimenti da distribuire a seconda della forza e della qualita’ dei piani aziendali vincitori”. Il bando si ripetera’ anche il prossimo anno? “Credo proprio di si’. Naturalmente dobbiamo essere sempre molto umili e prudenti, perche’ il lavoro e’ una cosa troppo importante. Per adesso

rappresenta senz’altro la sfida titanica di questa Regione e di tutta l’amministrazione Zingaretti, che si sta impegnando con tutte le sue forze. Purtroppo i tassi di crescita che l’Italia ha sono tali che non ci fanno prefigurare risposte formidabili sul tema del lavoro. Ma questa per noi e’ una grande occasione, quindi sosterremo con forza i nostri progetti sull’agroalimentare laziale”.    “Con la giunta Zingaretti- aggiunge Rosati- stiamo ragionando su vari programmi e ne parleremo via via. Ci tengo intanto a sottolineare che non si tratta di un’operazione di propaganda, ma di una cosa seria: lo dimostra il fatto che tutto il lavoro preparatorio ha portato a 118 domande, che i terreni esistono, e

che i 330 ettari sono presenti fisicamente. Noi naturalmente faremo tesoro di questa esperienza, perche’ tutte le attivita’ umane sono migliorabili, quindi il prossimo bando cercheremo di correggerlo ulteriormente”.    L’Arsial chiedera’ aiuto anche all’Europa? “L’Europa e’ la via maestra- risponde-: purtroppo nel passato non siamo stati bravi come sistema Italia e come sistema Lazio a prendere i fondi comunitari, ma oggi l’amministrazione Zingaretti ne sta facendo quasi un ‘assillo’ quotidiano, cosi’ anche noi come Arsial ci stiamo attrezzando. Naturalmente cercheremo sull’agroalimentare di continuare a creare lavoro, valorizzando i nostri prodotti e aggredendo il mercato nazionale ma anche internazionale. Abbiamo insomma delle idee importanti, che annunceremo pero’ solo quando saremo pronti”.   (Dire)

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