Femminicidio. Pd, il governo attivi subito un piano antiviolenza

ROMA – Il governo si attivi «con la massima sollecitudine convocando i necessari gruppi di lavoro per dare impulso concreto allo sviluppo del piano di azione straordinario» contro la violenza di genere e degli altri strumenti giuridici previsti dal decreto legge sul femminicidio approvato lo scorso anno dal Parlamento.

È quanto chiede l’interpellanza presentata dal Pd che sarà discussa nel pomeriggio in aula alla Camera. L’interpellanza, rivolta direttamente al premier Matteo Renzi, sollecita inoltre il governo a «procedere con la massima urgenza all’erogazione» delle somme già stanziate. L’interpellanza, presentata da Fabrizia Giuliani, è stata sottoscritta da oltre sessanta deputati raccogliendo l’adesione anche di esponenti di Fi e Nuovo centrodestra. Tra le firme, Donatella Ferranti e altri componenti della commissione Giustizia, l’ex sottosegretario Giuseppe Berretta, Barbara Pollastrini, Simona Bonafè e Sandra Zampa, Elena Centemero e Barbara Saltamartini.  «È in primo luogo lo Stato – spiega la democrat Giuliani – a doversi far carico delle misure di prevenzione previste dalla Convenzione di Istanbul e dal decreto sul femminicidio traducendole concretamente in interventi, assistenza e formazione degli operatori. In sede di conversione del decreto, abbiamo decisamente migliorato e implementato il capitolo sulla prevenzione, ora è urgente dargli uno sbocco pratico».  Nel documento, richiamando quanto stabilito dal decreto in merito al piano antiviolenza e le disposizioni della legge di stabilità sulla dotazione del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, si sottolinea che «nel 2014 risulta disponibile per il già citato piano straordinario la somma di 18 milioni di euro». Una somma già ripartita destinando 10 milioni di euro al miglioramento degli interventi delle istituzioni nel contrasto alla violenza sulle donne, 7 milioni di euro ad assistenza e sostegno territoriale a donne vittime di violenza e ai loro figli, 300mila euro all’aggiornamento di statistiche sulla criminalità contro le donne nonchè all’istituzione di una banca dati sui servizi offerti, e altri 700.000 euro per la prosecuzione delle attività del servizio 1522 per il contrasto alla violenza di genere e allo stalking. 

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