Storia. “Wolakota”, iniziata oggi la settimana dedicata ai Sioux

Firenze, Prato e Pistoia da oggi più vicine alla Nazione Lakota Sicangu

FIRENZE – L’inno Lakota Sioux e quello di Mameli, il copricapo originale con le penne d’aquila e le fasce istituzionali italiane, i volti segnati dalla storia di un genocidio ancora poco noto a livello internazionale. Sono stati questi gli ingredienti della cerimonia toccante e partecipata che si è tenuta questa mattina a Palazzo Medici Riccardi per la firma del Protocollo di Amicizia fra la Nazione Lakota Sicangu e le Province di Firenze, Pistoia e Prato. Un trattato di amicizia che intende contribuire a rendere dignità ai popoli del Nord America, contribuendo ad abbattere stereotipi insensati e a diffondere la conoscenza delle tradizioni e della storia indiana. Quasi una quadratura del cerchio, verrebbe da dire: come dall’Italia è partito Cristoforo Colombo, che ha fatto conoscere per la prima volta al ‘suo’ mondo le terre americane e i popoli indiani, così dall’Italia e dalla Toscana centrale in particolare prende avvio un percorso di vera amicizia.

Si legge nel testo che è stato siglato questa mattina: “I Rappresentanti della Nazione Lakota Sicangu Sioux di Rosebud (Stato americano del Sud Dakota) ed i Rappresentanti delle Province di Firenze, Pistoia e Prato, interpretando i sentimenti delle rispettive comunità e ricordando l’attività di conoscenza e di scambio precedentemente intercorsa fra la Provincia di Pistoia medesima e la Nazione Lakota Sicangu riconoscono reciprocamente i diritti inviolabili dell’uomo, la diversità delle culture, la ricerca di uno stile di vita in armonia con la natura, il profondo rispetto del proprio patrimonio storico, culturale, religioso e spirituale, nonché delle proprie tradizioni, quali principi universali ai quali ispirare le azioni umane per le affermazioni dei valori di amicizia, rispetto, nonché per la costruzione della pace tra i popoli del mondo.

Concordano reciprocamente di operare, affinché possano presto sorgere nel territorio delle province di Firenze e di Prato, così come già avvenuto nel territorio di Pistoia, ed a Rosebud all’interno della Nazione Lakota Sicangu, strutture di riferimento per la valorizzazione, la conoscenza e la diffusione della cultura storica e la documentazione etnica delle rispettive tradizioni e per dare vita ad idonee iniziative di scambio culturale, scientifico ed umanitario che vedano partecipi innanzitutto gli studenti, i giovani ed il sistema scolastico, nonché la cittadinanza interessata alla crescita e sviluppo culturale.
Si impegnano in questo spirito a proseguire e sviluppare in futuro i rapporti internazionali fra le diverse comunità e fra i rispettivi Governi, definendo periodicamente i programmi più opportuni ed idonei per dare corso ai principi stabiliti nel presente Protocollo di Amicizia”.

Commosso l’intervento del Grande Capo Ereditario ‘Coda Chiazzata’ John Spotted Tail che ha così salutato la platea fiorentina: “Siamo onorati di essere in questa splendida città e di entrare in contatto con il popolo italiano. Ci sono tantissime tribù purtroppo sconosciute in Nord America: molti pensano che gli indiani siano tutti morti, invece siamo ancora vivi, siamo ancora qui”. Oltre ai firmatari dell’accordo, presenti in sala Giordano anche rappresentanti del Governo centrale, il Prefetto ed il Questore di Firenze.
Tra le iniziative che nasceranno nei prossimi mesi a corredo del patto di amicizia, anche un ciclo di scambi di tra giovani fiorentini e ragazzi indiani, ancora in fase di organizzazione.

I prossimi appuntamenti della settimana “Wolakota”
–          Oggi pomeriggio (lunedì 11 aprile) alle 16 (Sala Giordano) conferenza “Storia di un genocidio mai raccontato. La scoperta dell’America”.
–          Fino al 20 aprile, 9.30-18.30: mostra espositiva di oggetti originali della cultura dei Lakota Sioux (via Cavour 3, ingresso libero). Durante l’evento sarà promosso un progetto di scambio interculturale di giovani Italiani che potranno visitare la Riserva di Rosebud e creare un legame di solidarietà ed amicizia con i giovani Lakota Sioux della Riserva di Rosebud. Sarà inoltre promosso un progetto di turismo selezionato interessato a conoscere direttamente l’affascinante ed antica cultura degli Indiani Sioux.
–          Mercoledì 13 aprile, ore 16 (sede mostra): “Genocidio-ecocidio ed etnocidio nelle Americhe”, tavola rotonda con la straordinaria partecipazione del Prof. Brunetto Chiarelli, Istituto di antropologia Università degli Studi di Firenze e interventi dei Lakota Sioux
–          14 e 15 aprile ore 9,30-18,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari. Il Presidente della Associazione culturale Wambli Gleska, Dott. Alessandro Martire, membro Onorario della Nazione Lakota Sicangu di Rosebud e loro avvocato internazionale, unitamente agli Ospiti Lakota Sioux illustreranno ai presenti gli oggetti della mostra etnografica.
–          16 aprile ore 9,30-13,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari. Interverranno gli Ospiti Lakota Sioux che affronteranno tematiche circa la spiritualità, la filosofia e la storia dei nativi Americani in un dibattito aperto al pubblico; al termine canti tradizionali con il tamburo.
–          Ore 16,30 presso il centro ippico di monta western “La Baita” località Brozzi, Firenze, i Lakota Sioux spiegheranno il rapporto fra i Nativi ed il cavallo, al termine canti tradizionali con il tamburo.
–          17 aprile ore 9,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari.
–          Ore 10,00 presso il centro ippico di monta western “La Baita” località Brozzi, Firenze, i Lakota Sioux inviteranno i presenti ad una marcia della Pace per i diritti di tutti i nativi americani e per la Pace nel mondo, al termine canti tradizionali con il tamburo.
–          18 aprile ore 9,30-18,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari. I Lakota Sioux spiegheranno l’impatto causato dalla scoperta dell’America ad opera di Cristoforo Colombo e dalla colonizzazione dell’uomo bianco nelle Americhe in un dibattito aperto al pubblico; al termine canti tradizionali con il tamburo.
–          Ore 16,30 Dibattito aperto al pubblico e presentazione finale dei Lakota Sioux con canto tradizionale eseguito col tamburo.
–          19 e 20 aprile ore 9,30-18,30 (sede mostra):Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari.

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