Niente adozioni ai single già affidatari

ROMA – NIente adozioni definitive per i single già affidatari di un bambino. Salta così al Senato l’emendamento della democratica Laura Puglisi, che ha ritirato la proposta, trasformata in ordine del giorno, nel corso dell’esame in aula del disegno di legge sugli affidi.

“L’intento di quell’emendamento, voglio sottolinearlo – ha spiegato comunque la Puglisi in aula – non era aprire a scorciatoie per l’adozione dei single, ma piuttosto equiparare i diritti dei bambini che vanno in affido familiare a single, come già la legge permette di fare (e meno male), perché l’affido familiare, legato alla disponibilità delle persone, negli ultimi cinque anni è calato del 16 per cento”. Puglisi ricorda che “abbiamo ancora oltre 14.000 bambini che vivono in comunità di tipo familiare, che comportano altro genere di attenzione e cura alla crescita di bambini e bambine. Quindi, si tratta di equiparare i diritti dei bambini che un tribunale e i servizi sociali decidono di dare in affido ad un single a quelli dei bambini che un tribunale e i servizi sociali hanno invece affidato a famiglie regolarmente sposate”. Dunque “di questo stiamo parlando con la legge in esame: il diritto dei bambini all’integrità della propria storia, all’integrità dei propri affetti.

Con il provvedimento in esame l’affido familiare continua ad essere un istituto distinto rispetto a quello dell’adozione.  Crediamo tuttavia che un bambino non possa essere ‘candeggiato’ dai propri affetti, da quegli affetti che lo hanno aiutato a crescere nella vita. Quindi, ritiro l’emendamento semplicemente perché so che l’ottimo a volte è nemico del bene e questa legge, se approvata, consente davvero di fare notevoli passi avanti in materia di diritti dei bambini”. Il ddl in effetti afferma che, qualora un minore affidato sia dichiarato adottabile, la famiglia affidataria deve essere considerata in via preferenziale: l’affidamento diviene premessa per l’adozione se si è risolto in un rapporto stabile e duraturo anche sul piano affettivo. La Commissione ha precisato la competenza del tribunale per i minorenni; ha previsto che il minore dodicenne sia ascoltato dal giudice; ha stabilito che l’affidatario debba essere convocato nei procedimenti civili in materia di responsabilità genitoriale; ha soppresso l’articolo sulle associazioni di famiglie affidatarie.

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