Ora Renzi cambi linea sulla UE e si rivedano i trattati

ROMA – Adesso il governo italiano “cambi linea” sull’Ue. Lo chiedono, in una mozione parlamentare, deputati e senatori di sinistra (di Sel ma anche del Pd ed ex Pd) che sono andati in Grecia per sostenere il ‘no’ al referendum.

In conferenza stampa sono Arturo Scotto, Giulio Marcon, Alfredo D’Attorre, Stefano Fassina, Loredana De Petris, Nicola Fratoianni a presentare il documento che chiede al governo di riferire in Parlamento sul vertice che si terrà oggi a Bruxelles e di “porre il tema della revisione dei trattati”.Spiega Scotto: “Questa mozione nasce dal lavoro dei deputati e dei senatori che sono stati ad Atene”. Il documento “pone un punto al Pd, a Matteo Renzi e all’opinione pubblica italiana: quale deve essere la funzione dell’Italia in questi giorni, se meramente notarile o se può svolgere un ruolo per un’altra idea di Europa”.In particolare, “chiediamo al governo se pensa che è arrivata l’ora non di conquistare qualche centimetro di flessibilità, ma di mettere mano ai trattati. Poniamo il tema della revisione dei trattati”. Poi, i firmatari sollecitano “una conferenza europea sul debito”” una questione “”che non viene solo dalla Grecia e che non può essere confinata solo a quel paese. Riguarda i paesi del sud dell’Europa ma anche paesi come la Francia”. Inoltre, si propone “un’indagine conoscitiva sulla composizione del debito italiano nei confronti della Grecia”.”Infine – conclude Scotto – pensiamo che questo dibattito debba essere fatto ora dal Parlamento italiano, pensiamo che il governo debba venire a riferire in tempi rapidi all’indomani del vertice di oggi e dovrà aggiornare il parlamento in tutti i passaggi. Pensiamo che questa mozione abbia i requisiti di urgenza per essere calendarizzata subito”.

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