Vendola lancia nuovo soggetto a sinistra: basta vecchi rancori

ROMA – Mai più improvvisati cartelli elettorali o accrocchi di ceti politici per sopravvivere alle elezioni: la sinistra deve superare i vecchi rancori e far nascere un nuovo soggetto politico che si presenti alle prossime elezioni politiche con un nuovo simbolo e un nuovo nome.

E’ il progetto che Nichi Vendola ha spiegato dal palco dell’assemblea nazionale di Sinistra ecologia e libertà in corso a Roma.”Sel – ha detto – non torna indietro, ma va avanti, non si scioglie ma muta, si mette in gioco e cerca di contribuire alla riscossa della gente che soffre nel nostro paese e in Europa. 

E’ una sfida che ci può restituire felicità”. Lo slancio arriva, ovviamente, dalla Grecia, dalla vittoria del no al referendum sul piano Ue di rientro dal debito, proposto da Alexis Tsipras: “Su cosa va in crisi l’Europa? Sulla sensazione sgradevole per il cittadino europeo di non contare nulla. Non possiamo reagire con indignazione al progressivo ammutolimento del popolo, alla sua riduzione a soggetto da sondare, a soggetto per il televoto e non praticare un’orizzontalità democratica in un nuovo soggetto”. 

Quindi “subito con i nostri compagni, depositando i risentimenti del passato, definitivamente congedandoci dall’epoca della sinistra del rancore dove non voglio più stare, abbiamo bisogno di confrontarci per far nascere una nuova stagione referendaria con soggetti sociali e di movimento sulla scuola, sul lavoro, sulla difesa dell’ambiente”.”Noi oggi – ha insistito Vendola – abbiamo la necessità non di scioglierci, non di dissipare il nostro patrimonio di storie, cultura, esperienze e anche errori ma abbiamo bisogno di investirlo, di usarlo come capitale sociale da investire nell’obiettivo fondamentale alla base della nostra sfida: rimettere la politica nelle mani di un protagonista diffuso, far vivere la politica come organizzazione consapevole di pezzi di società e comunità. Vogliamo che la politica contro la realtà ignobile torni a essere nobile”.

Ad ascoltarlo oggi ci sono l’ex Pd Stefano Fassina, il segretario del Prc, Paolo Ferrero, l’ex senatore M5S Francesco Campanella, e Vendola si rivolge proprio “ai compagni collocati alla nostra sinistra, a quelli usciti dal Pd, a chi è in una condizione di turbamento permanente o di smarrimento: oggi abbiamo la necessità di mettere al centro una ricerca unitaria, con una tempistica attenta. Sono stati fatti molti errori, qualcuno non si può più replicare: non possiamo più presentarci neppure alle amministrative con un improvvisato cartello eldettorale” perché “la sensazione è sempre quella dell’accrocchio di ceti politici per la sopravvivenza elettorale. Questo non lo possiamo più fare. 

E abbiamo anche il dovere di fare presto”.”Costruiremo una cosa che non abbia natura pattizia”, ha spiegato Vendola, annunciando “la costruzione di una piattaforma digitale, la nascita di una web tv e a ottobre un grande evento nazionale e di popolo con tutti coloro che pensano che questo sia un progetto necessario che almeno alle prossime elezioni politiche ci possa portare con un nuovo simbolo, con un nome nuovo a fare un’impresa per cui la sinistra può tornare a essere utile per la società”. 

Sul finire del suo intervento Vendola ha anche annunciato l’apertura del coordinamento di Sel a “tre compagni: Peppe De Cristoforo, Maria Pia Pizzolante e Simone Oggionni”, mentre “Roberto Iovino coordinerà il gruppo di lavoro per costruire la piattaforma digitale”. “Ditelo nei territori – è stato l’appello finale di Vendola – a tutti i comagni e le comagne: questo è un momento magico perché normalmente dobbiamo reagire a delle sconfitte e il nostro tema è rialzarci in piedi. Stavolta abbiamo la percezione che è tornata credibile la contesa, che c’è spazio per riempire quella contesa di progetti e cultura politica e non di urla e bestemmie”.

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