Migliaia di agricoltori al Brennero. Quando il falso Made in Italy uccide l’Italia

BOLZANO –   È cominciato, al Passo del Brennero, il presidio della Coldiretti che denuncia l’assenza di regole europee sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti alimentari importati. Nell’area di parcheggio Brennero, sulla carreggiata sud dell’A22, camion e tir vengono fermati per controllare merci trasportate e “smascherare – spiegano gli organizzatori – il finto made in Italy”.

Sono già un migliaio, fa sapere la Coldiretti,  gli agricoltori e gli allevatori che dalle prime ore della mattina hanno invaso la frontiera del Brennero, tra Italia e Austria, per difendere l’economia e il lavoro delle campagne dai traffici di schifezze di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. Nel piazzale scelto come campo base all’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia) ci sono trattori, camper e pullman giunti nella notte. Gli agricoltori sono schierati attorno al tracciato stradale e hanno iniziato a fermare i camion per sapere cosa arriva e dove va a finire mentre sono sollevati cartelli per chiedere l’etichettatura di origine obbligatoria per tutti i prodotti alimentari: “No all’ Europa che blocca i profughi e spalanca le frontiere alle schifezze” o “Il falso Made in Italy uccide l’Italia”. Su twitter la mobilitazione puo’ essere seguita con l’hastag #bastaschifezze.

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