Salute. E’allarme rinuncia alle cure, effetto dei tagli alla sanità

Governo e Ministero intervengano con urgenza per garantire diritto fondamentale alla salute

ROMA – Costretti a  rinunciare alla salute a fronte di spese proibitive. È questa la realtà in cui vivono molti cittadini.  Continua a  crescere, infatti, il disagio dei pazienti causato dai tagli alle risorse per la sanità pubblica. Aumenta il tasso di rinuncia a cure e prevenzione da parte dei cittadini. I dati confermano l’allarme più volte segnalato da Federconsumatori, che denuncia come una parte crescente della nostra popolazione non sia più in grado di sostenere le spese per la salute. Liste di attesa sempre più lunghe, ticket e super ticket sempre più cari scoraggiano i cittadini del nostro Paese a provvedere alla propria salute:  circa  15 cittadini su cento rinunciano a curarsi secondo l’Ufficio Parlamentare di bilancio.

Solo chi può sostenere i costi continua a curarsi, rifugiandosi nella sanità privata. La politica dei tagli al Servizio Sanitario Nazionale genera  sfiducia, che diventa  indignazione e, con il passare degli anni,  rassegnazione  e rinuncia. Federconsumatori chiede al Governo di agire con urgenza per tutelare il diritto alla salute dei cittadini.  In tal senso è necessario investire le risorse necessarie nel Servizio Sanitario Nazionale e porre fine alla disastrosa politica dei tagli e al conseguente aumento delle cosiddette compartecipazioni, che ha reso “conveniente” optare per i servizi della sanità privata.

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