Giorno della Memoria a Genova: pane, poesia e musica per ricordare

GENOVA –  Ieri sera, dalle 18 alle 20, si è tenuto l’evento di memoria, poesia e musica “A tavola con Anne Frank” presso La Passeggiata Librocaffè, un locale moderno creato all’interno di uno dei templi più antichi di Genova, la cui struttura risale al XII secolo.

Davanti a un pubblico numeroso, fra cui si sono notati poeti, artisti e uomini di scienza, i Poeti Roberto Malini e Daniela malini hanno presentato il Giorno della Memoria, con i prezisosi interventi i Fabio Caccia, titolare de La Paseggiata e promotore culturale. Ha aperto la serata il saluto di Angiolo Chicco Veroli, in rappresentanza della Comunità Ebraica di Genova, che in un discorso lungamente applaudito dal pubblico ha sottolineato la necessità di rendere attuali le celebrazioni della Shoah, per far vivere nelle coscienze delle nuove generazioni il suo fondamentale messaggio di civiltà. Quindi il pubblico ha ascoltato commosso una registrazione inedita della voce della testimone Liana Millu, seguita da un brano del suo Tagebuch: Quel mozzicone di matita, letto da Ilaria Caccia. I poeti Steed Gamero, Daniela Malini, Mauro Milani e Roberto Malini hanno dato vita quindi a una lettura-concerto, in simbiosi artistica con i musicisti Emanulele Milletti (Sitar), Federica Pellizzetti (violino) e Mario Morales (chitarra). Gli autori hanno alternato le proprie poesie a testi di poeti sopravvissuti alla Shoah: Paul Celan, Jarko Jovanovic, Tamara Deuel. Anche i versi di Bertold Brecht sono riecheggiati nella splendida sala. Gli attori Bettina Banchini, Alberto Carpanini e la giovanissima Beatrice Marchetti hanno interpretato testi di Anne Frank, Primo Levi e Nelly Sachs, la Romanza di Rika Kuriel (che ricorda lo sterminio degli ebrei seafrditi della Grecia) e la struggente canzone scritta da un giovanissimo internato nel ghetto di Kovno, Per tutti sono Ziamele.

“Un evento che non dimenticheremo mai,” ha detto al termine un artista che ha asssistito alla lettura-concerto spesso con le lacrime aglio occhi, “perché il Giorno della Memoria della Shoah dovrebbe sempre essere proprio questo: un invito a difendere la vita e l’uguaglianza fra tutti gli esseri umani con gli strumenti dell’arte, del pensiero e dell’impegno ai loro più alti livelli. Grazie”. Il professor Andrea Levi, celebre fisico sperimentale e membro eminente della Comunità Ebraica genovese ha espresso sentte parole di elogio verso l’iniziativa, la forza e l’attualità del suo messaggio. Momento di comunione, in ricordo dei milioni di vittime dell’Olocausto, quando gli intervenuti hanno gustato fette di pane di segale e marmellata di fragole: cibi di cui scrisse Anne Frank nel suo Diario in una pagina commovente e indimenticabile.

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