XVII Congresso ginecologia endocrinologica. Arrivano le terapie personalizzate

Nuove terapie ormonali personalizzate possono sconfiggere le più fastidiose patologie femminili: se ne discute a Firenze dal 2 al 5 marzo

FIRENZE – Si svolgerà dal 2 al 5 marzo a Firenze Fiera la diciassettesima edizione (e quinta organizzata in Italia) del Congresso Internazionale di Ginecologia Endocrinologica organizzato dall’ISGE (International Society of Gynecological Endocrinology), organizzazione non profit presieduta dal Prof Andrea Genazzani  e nata nel 1986 con l’obiettivo di promuovere la ricerca e la comunicazione tra gli scienziati in questo settore. Ad essa è associata l’AIGE (Associazione Italiana di Ginecologia endocrinologica), che oltre a collegare tra loro i tanti membri italiani della ISGE, promuove la ricerca, la didattica e la formazione scientifico-professionale di tutti gli associati. Presidente di questa è il Prof Alessandro Genazzani.

Da ciò che emerge negli interventi e studi di settore che verranno presentati – da un preliminare incontro organizzato dalla giornalista Emanuela Medi col Prof. Genazzani –  si possono evincere nuovi importanti dati, in particolar modo in materia di terapie ormonali. Approfondite ricerche hanno infatti dimostrato un aumento di patologie e mortalità cardiovascolare a causa di improvvise interruzioni delle terapie, come anche la scarsa conoscenza sulla prevenzione degli effetti nefasti della menopausa attraverso terapie personalizzate. Le cause di queste lacune – secondo il presidente dell’ISGE – sono la scarsa prescrizione medica dovuta alla non conoscenza approfondita della terapia… Abbiamo dimostrato, dopo molti anni di silenzio, che non solo le terapie ormonali con sostanze appropriate, personalizzate e utilizzate con differenti vie di somministrazione sono efficaci nel ridurre i sintomi, ma anche che, protratte per tempi prolungati come 10-15 anni, modificano il naturale invecchiamento della donna e proteggono cervello, cuore, ossa, vasi, apparato digerente.”

Un occhio clinico sulla menopausa – tra le materie del Convegno – denuncia la crescita dell’atrofia vaginale  per la cura della quale vi è ora una interessante opzione terapeutica. Come afferma nel suo rapporto Rossella Nappi, Professore di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Pavia – la secchezza vaginale colpisce circa il 50% delle donne in post menopausa (molte delle quali soggette ai trattamenti chemioterapici del tumore al seno) e, se non  sufficientemente curata,, impatta fortemente sul benessere psico-fisico della donna e sulla salute sessuale della coppia. L’introduzione nel nostro paese di una molecola come l’ospemifene, modulatore selettivo del recettore degli estrogeni e parente del tamoxifene, cura i sintomi della atrofia e del dolore vaginale senza stimolare i tessuti dell’organismo femminile che potrebbero ricevere un danno dall’azione estrogenica.”  

Altro argomento di ampie vedute di cui si parlerà è la contraccezione, intesa non solamente come cura anti-gravidanza ma come rimedio a patologie altamente invalidanti, quali l’endometriosi caratterizzata da dolore pelvico cronico e riduzione della fertilità di cui soffre il 10% delle donne italiane, i sanguinamenti mestruali abbondanti o i disturbi accompagnati da cefalea legata al ciclo, carenza di ferro o scadente qualità di vita. I contraccettivi ormonali – osserva in questo caso il Prof Tommaso Simoncini Prof. Ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Pisa – sono molto efficaci nel ridurre la quantità del flusso mestruale e nel “ regolarlo”. Nel caso della endometriosi  l’uso di preparati ormonali rappresenta un trattamento a lungo termine che migliora la qualità di vita della paziente, impedisce la progressione della malattia e previene la perdita della capacità riproduttiva legata alla endometriosi.” 

Al Convegno non potrà mancare uno degli argomenti di maggiore attualità, la procreazione assistita: sono 500 le coppie italiane che ogni anno si recano al centro Dexeus dell’Università Autonoma di Barcellona, tra i più qualificati a livello europeo, di cui  vi è una media di età femminile stimata intorno ai 37-40 anni. N. Pedro Barri, Direttore dell’Istituto Universitario Salute della Donna Dexeus, reparto di Ostetricia, Ginecologia e Riproduzione, afferma che la probabilità di successo di portare a termine una gravidanza diminuisce con l’età (dopo i 40 anni è del 10-15%) ma anche sulla base dell’analisi cromosomica pre-impianto dell’embrione . “ Nei casi in cui le donne desiderano donare i propri ovociti – dice ancora il Direttore – offriamo una consulenza genetica  che utilizza screening sviluppati da gGenomics in collaborazione con il Dexeus, in grado di identificare le circa 4.000 mutazioni  che possono causare le oltre 200 malattie genetiche recessive più comuni nel Mediterraneo”  .

Il Congresso Internazionale di Ginecologia Endocrologica, rappresenta anche un momento di grande interesse per i giovani, dal momento che ben 100 ricercatori sotto i 34 anni verranno premiati per i più meritevoli abstract. Il premio consiste nella iscrizione gratuita al Congresso e nella ospitalità per tutta la durata dello stesso ed è esteso anche ai giovani specializzandi. Tutti potranno così assistere alle speciali sessioni educative che si svolgeranno nei quattro giorni dell’importante evento Mondiale.

Elisabetta Castiglioni

GINECOLOGIA ENDOCRINOLOGICA

2-5 MARZO 2016

Firenze fiera

Piazza Adua, 1 – 50123 Firenze

http://aige2016.ginendo.it/

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