Scuola. Partono le iscrizioni. Attenzione, la tassa è un contributo volontario. L’obbligo è un reato, si chiama abuso d’ufficio

ROMA – Come ogni anno iniziano le iscrizioni alle scuole superiori e come sempre arrivano le prime segnalazioni sui soliti “furbetti” che all’iscrizione impongono obbligatoriamente ai genitori il pagamento di ipotetiche tasse per i figli, spesso con ricatti e minacce.

Un’imposizione non prevista dalla legge che va sempre denunciata alle rispettive Procure territoriali. Vale la pena ripetere che non esistono tasse, bensì si tratta di un contributo volontario che ognuno può decidere se versare oppure no, anche perchè parliamo di scuola pubblica. Gli escamatoge di alcune scuole hanno davvero dell’incredibile. Quest’anno addirittura qualche scuola precisa nelle note informative di prima iscrizione che solo chi ha un reddito inferiore ai 10mila euro è esente, purchè alleghi alla domanda il modello ISEE. Ancora falsità. Ne sentirete delle belle raccontate dai dirigenti scolastici, ma la realtà rimane sempre la stessa. La scuola pubblica è gratuita e chi dice di no va denunciato.

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