Il destino dei profughi in Italia

GENOVA –  I profughi sono costretti, anche in città moderne come Milano, ad accamparsi per strada oppure sono accolti in spazi inadeguati, con una carenza grave di servizi essenziali.

Razzisti e politici intolleranti continuano a diffondere la falsa informazione secondo la quale le istituzioni, grazie ai fondi europei, garantiscono una sopravvivenza dignitosa a ciascun profugo erogandogli 35 euro al giorno. In realtà i fondi milionari che vengono dall’Unione europea hanno una singolare volatilità, perché ai destinatari giungono servizi inefficaci e la somma di 2.50 euro a testa, con un massimo di euro 7.50 a nucleo familiare. E le ricariche? Il plurale è anch’esso figlio della disinformazione, perché ai rifugiati viene concessa una tantum una ricarica da 15 euro. Nient’altro, neanche di fronte a urgenze gravi. Questo spiega perché i profughi – che in altri paesi vanno a testimoniare le loro vicende nelle scuole pubbliche e private – sono ridotti, in Italia, alla mendiciità e li troviamo nelle piazze o fuori da negozi, supermercati e centri commerciali con la mano tesa. Di certo i fondi europei riservati alle migrazioni sono ingenti, una vera cascata, ma è altrettanto sicuro che sono oggetto di cattiva gestione, enormi sprechi o peggio.

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