Allarme alla terra dei fuochi. Militari impegnati, urgono rinforzi

NAPOLI – Sono al momento circa 200 i militari dell’Esercito impegnati nelle province di Napoli e Caserta nell’operazione “Terra dei Fuochi”.

Si tratta di 48 pattuglie operanti per l’intera giornata che devono vigilare sulle aree a maggiore rischio di incendi di rifiuti abbandonati. Nei giorni scorsi, a seguito di alcuni roghi che si sono verificati nel Giuglianese, è stato richiesto di aumentare il numero dei militari impegnati nell’operazione di vigilanza per contrastare il fenomeno dei roghi tossici. Al momento nell’operazione sono impegnati i militari del Reggimento “Guide”, un reparto di stanza a Salerno, inquadrato nella brigata ‘Garibaldi’, dipendente dalla Divisione ‘Acqui’, che a sede a San Giorgio a Cremano, nel Napoletano. Dallo scorso 5 luglio, a seguito della ristrutturazione della catena di Comando e Controllo dell’Esercito, il Comando Divisione “Acqui” dal ha assunto alle dipendenze tutte le brigate dislocate nel Mezzogiorno. La forza organica della Divisione, comandata dal generale di divisione Antonio Vittiglio, è quindi salita a oltre 22.000 uomini e donne, che il Comando ha il compito di mantenere in piena efficienza, addestrare e approntare in vista del loro impiego sia in operazioni sul territorio nazionale sia fuori area. Al momento sono ben 6300 gli uomini e le donne dell’Esercito assegnate alla Divisione “Acqui” che partecipano all’operazione “Strade Sicure”, in concorso alle forze dell’ordine, e all’operazione “Terra dei Fuochi” contro gli sversamenti illegali di rifiuti.

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