Stipulata la Convenzione CNR-Fondazione Monasterio

FIRENZE – Un accordo per migliorare il servizio sanitario tramite la ricerca, in particolare nel campo delle malattie cardiovascolari e polmonari. Questo l’obiettivo del programma comune che fa seguito a risultati scientifici di rilievo internazionale già ottenuti dal personale CNR in sinergia con FTGM: 180 articoli su riviste ISI e 20 grant per progetti europei acquisiti nel 2010.

Migliorare il servizio sanitario tramite la ricerca, grazie a progetti comuni e azioni condivise, rendere sistema l’innovazione biomedica ‘bench-to bedside-to community’, cioè dal laboratorio alla società passando per il letto del paziente, il modello multidisciplinare integrato richiesto dagli standard internazionali. Questo l’obiettivo della Convenzione stipulata tra Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (Ftgm) per realizzare, presso gli Stabilimenti ospedalieri di Massa Montepepe e di Pisa San Cataldo (Area della ricerca di Pisa), un sistema di sperimentazione e test di nuove metodiche di diagnosi e cura e di trasferimento di tali conoscenze in ambito clinico.

L’accordo – che parte dal Protocollo d’intesa stipulato nel 2006, cui ha fatto seguito una negoziazione tra Cnr e Regione Toscana sugli aspetti economici e patrimoniali – ha durata triennale e porta alla diretta partecipazione dell’Ente alle attività della Fondazione, in analogia a quanto previsto per il personale universitario operante presso le Aziende ospedaliere universitarie toscane.

“La convenzione stipulata stabilizza e rinsalda la collaborazione già esistente tra i due enti e permetterà di realizzare un sistema attraverso il quale i risultati della ricerca d’avanguardia potranno essere implementati in nuove cure o metodiche di diagnosi e trasferiti in ambito clinico”, spiega il Presidente del Cnr, Luciano Maiani. “Cnr e Ftgm intendono focalizzare la propria attenzione in settori come le patologie cardiovascolari e polmonari, che restano tuttora i ‘big-killers’ della popolazione occidentale”. Malattie cardiovascolari e respiratorie; Biologia e biochimica clinica, cardiopatia ischemica; Epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari costituiscono i principali argomenti di ricerca.

La sinergia tra l’Ente e la Fondazione ha già prodotto risultati scientifici di rilievo internazionale, tanto che oltre la metà delle pubblicazioni scientifiche (180 su riviste ISI nel 2010) e dei grant acquisiti (20 progetti europei nel 2010) dall’Ifc-Cnr sono stati prodotti da personale operante a vario titolo anche in Ftgm. L’Istituto, negli ultimi tre anni, ha raddoppiato l’attrazione di risorse esterne e triplicato la propria produzione scientifica.

Con la convenzione, le due istituzioni si impegnano a favorire la massima collaborazione tra il rispettivo personale. Sul piano operativo, il Cnr comanda alla Fondazione fino 20 ricercatori e tecnologi, sette dei quali primari medici, facendosi carico del trattamento stipendiale fondamentale. Alla Fondazione spettano il trattamento economico accessorio aggiuntivo, le liquidazioni, il finanziamento di contratti annuali di ricercatori o tecnologi e di contratti a tempo determinato per tre anni.
Le parti potranno poi utilizzare gratuitamente strumenti, attrezzature e arredi dei locali in cui si svolgono le rispettive attività, Ifc-Cnr concede in uso a Ftgm i propri beni mobili, e la Fondazione garantisce l’accesso alle proprie infrastrutture cliniche e alle grandi tecnologie.

“Con il nuovo quadro normativo”, conclude Maiani, “i ricercatori dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr potranno svolgere, all’interno di progetti scientifici del proprio Ente, attività che copriranno tutto l’arco della ricerca medica, dal laboratorio al letto del paziente. A sua volta, la Fondazione metterà a disposizione di questi progetti risorse destinate ad assumere giovani ricercatori.  L’accordo costituisce dunque un importante risultato strategico per far dialogare tra loro ricerca, sperimentazione e clinica, in maniera diretta e immediata”.

“La convenzione approvata segna una svolta nei rapporti con Regione Toscana, nel rispetto delle norme e legando l’attività del personale agli obiettivi scientifici di interesse dell’Istituto”, commenta il direttore dell’Ifc-Cnr, Eugenio Picano. “Si passa così da una fase ‘liquida’ a una strutturata sul piano amministrativo e gestionale, premessa per un’interazione efficace che non sia una mera cooperazione burocratica ma una scelta continuativamente rinnovata e finalizzata alla reciproca fertilizzazione scientifica, come nella nostra tradizione”.

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