Consultazioni, Salvini: Mille gazebo per andare subito al voto

ROMA – “Ho sentito Giorgia Meloni, con cui continuiamo a essere d’accordo su tutto.

E ho sentito Silvio Berlusconi. Gli ho ribadito la gigantesca necessità di andare al voto il prima possibile e lui è d’accordo. Così come mi ha confermato che un Renzi bis è impensabile. A quel punto gli ho chiesto se Forza Italia sarebbe disponibile qualora si dovesse andare in piazza. Mi ha detto ‘noi ci siamo’”. Così il leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista. Poi il leader della Lega avvisa: “Se ci dicessero che si forma un governo guidato da Mister X che dura tre mesi, e il 9 marzo – giorno del mio compleanno – mi regalano finalmente le elezioni noi non faremmo le barricate. Ma qui c’è gente che vuole andare avanti per un anno e mezzo. Così diventa un problema di democrazia. Per questo noi il 17 e il 18 dicembre faremo gazebo in mille piazze per chiedere il voto subito”

“Il 17 sarò a Palermo e il 18 a Milano, vogliamo unire in questa richiesta tutta Italia – promette Salvini – Se ci dicono che si arriva a Pasqua e gli italiani a quel punto avranno un governo nato da elezioni, ci prepariamo. Ma se qualcuno a pensa a trascinare la situazione per 6, 8 o 15 mesi ha sbagliato a capire: e allora portiamo al Quirinale centomila persone”. Sui 5 stelle: “Non fanno che dire ‘al voto, al voto’ e poi discutono? Penso sia irrispettoso nei confronti dei 32 milioni di italiani che si sono espressi”. Sulla legge elettorale “non mi metto a discutere, il Pd in Parlamento ha la maggioranza assoluta, si prenda le sue responsabilità”. Anche perché “Io so che se ci mettiamo a discutere di una nuova legge tra sei mesi saremo ancora qui. Che la Consulta abbia bisogno di un altro mese e mezzo, è una vergogna solo italiana. Altro che il Cnel, è la Consulta da rivedere. Io, poi, posso avere le mie preferenze, il modello con cui vengono eletti i governatori mi pare funzioni. O anche il Mattarellum”.

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