La regione con le maggiori carenze e' il Lazio ma situazioni critiche si registrano, secondo i dati aggiornati ad oggi, in Abruzzo, Toscana, Campania, Basilicata, Liguria, Umbria, Marche, Lazio e Puglia. "Le cause della carenza sono multifattoriali- afferma Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue- ma sicuramente puo' aver inciso l'epidemia influenzale che, complice il calo delle vaccinazioni, ha gia' colpito molte piu' persone rispetto allo scorso anno, e si puo' ipotizzare che anche il maltempo stia tenendo a casa i donatori. La mobilitazione deve riguardare pero', sotto il coordinamento e la programmazione, anche in urgenza, delle Src e del Cns, tutte le regioni, non solo quelle che hanno carenze; l'autosufficienza per quanto riguarda il sangue, infatti, e' sovraziendale e sovraregionale e in questi casi diventa vitale la compensazione coordinata tra regioni".
La carenza di sangue, sottolineano le associazioni di donatori, puo' mettere a rischio l'esecuzione di interventi chirurgici e di terapie per pazienti con malattie come la talassemia che necessitano di continue trasfusioni. L'invito per tutti i donatori e' contattare l'associazione di appartenenza o il Servizio Trasfusionale di riferimento per programmare una donazione. "Le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue- sottolinea Aldo Ozino Caligaris, portavoce protempore del Civis (Coordinamento Interassociativo dei Volontari Italiani del Sangue)- devono intensificare la chiamata dei donatori periodici e associati sulla base di quanto concordato con le Strutture Regionali di Coordinamento attraverso una programmazione straordinaria per cercare di sopperire alle necessita' contingenti. È inoltre fondamentale il coinvolgimento di nuovi volontari che possano garantire in maniera costante la disponibilita' di emocomponenti, al fine di assicurare la necessaria terapia trasfusionale ai cittadini che ne hanno bisogno".