Sanita’: Lorenzin, stop alle differenze tra Regioni

ROMA  – Non solo dopo un’attesa lunga quindici anni si cambiano i Lea, “con il nuovo metodo non si dovranno attendere altri quindici anni per il loro aggiornamento, perche’ e’ previsto un comitato tecnico scientifico ad hoc che ogni anno aggiornera’ i Lea e il nomenclatore rispetto alle evidenze epidemiologiche e alle scoperte scientifiche”.

E’ quanto afferma al Quotidiano nazionale, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che spiega come si tratti di “un meccanismo che si auto-aggiorna e garantira’ ai cittadini italiani le migliori prestazioni su tutto il territorio nazionale. No, dunque – sottolinea -, a una sanita’ di serie A o di serie B a seconda delle Regioni, la gamma di prestazioni offerte dai Lea e’ il top che c’e’ sul mercato”. La svolta nella Sanita’ costera’, fa sapere, “un miliardo di euro ma non e’ un costo, e’ un investimento sulla nostra salute”. Sul fatto che la Cgil ha denunciato che i ticket aumenteranno del 40%, Lorenzin replica: “No, e’ stato fatto un lavoro di equita’ sociale. Con i nuovi Lea si offrono prestazioni che prima non venivano date. Alcune sono totalmente nuove, basti considerare il caso dell’endometriosi, altre venivano offerte in certe regioni extra Lea e con ticket, in altre regioni semplicemente non c’erano, se le volevi dovevi pagarle. Ora si torna a una maggiore equita’ sociale”. “Negli ultimi anni – dice anche Lorenzin sui vaccini – abbiamo assistito a un analfabetismo di ritorno, si e’ messo in discussione il valore del metodo scientifico sulla base anche di leggende metropolitane lette su Internet. Lanciamo una grande campagna di informazione che riguardera’ le famiglie, i pediatri, i medici di medicina generale e le Regioni per spiegare quanto e’ importante vaccinarsi”. 

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