Meningite: il 10% della popolazione è portatore sano

ROMA – Il 10 per cento della popolazione sana trasporta inconsapevolmente batteri della meningite, ovvero e’ infettata senza ammalarsi. Solo in rari casi il batterio diventa aggressivo, e a determinarlo possono essere fattori genetici.

A fare il punto su un tema che preoccupa gli italiani, e in particolare i genitori, sono gli “Stati generali sulla meningite”, organizzati oggi Roma dalla Societa’ Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), l’Istituto Superiore di Sanita’ e il Ministero della Salute. “La grande paura – sottolinea Massimo Galli, vicepresidente Simit e professore ordinario di Malattie Infettive all’Universita’ di Milano – e’ ingiustificata perche’ il 10-20% della popolazione si porta il meningococco in gola. La maggior parte delle persone lo ha avuto almeno una volta nella vita. Ce lo passiamo attraverso goccioline di saliva soprattutto da bimbi e da adolescenti”, meno da anziani, perche’ nel frattempo ci creiamo un’immunizzazione. Nella maggior parte dei casi, aggiunge, questi batteri “non sono cattivi, diventano tali sono in una persona su 1000 di quelle che lo portano.

Probabilmente la causa sono fattori genetici” ma ad oggi “non abbiamo un identikit su chi puo’ essere interessato da una forma acuta, quindi bisogna fare prevenzione attraverso i vaccini”, offerti gratuitamente dal Nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale, presto in vigore. Quanto invece ai casi di meningite meningococcica invasiva segnalati in Italia, ricordano gli esperti, sono circa 200 e senza grandi variazioni negli ultimi anni, con un’incidenza annuale tra gli 0,2 e gli 0,3 casi per 100 mila abitanti. L’incidenza e’ maggiore nei bambini al di sotto dell’anno di vita (oltre 4 casi per 100mila in questa fascia d’eta’). Piu’ del 50% dei casi sono causati dal sierogruppo B. Ma e’ del sierogrouppo C, il secondo piu’ frequente, che dal 2015 si e’ osservato in Toscana un incremento inusuale di casi invasivi. 

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