Surriscaldamento globale dovuto per il 45% al gas serra

Sulla rivista scientifica “Nature”  è stato pubblicato uno studio che va a confermare la tesi  nella quale si decreta come sia sbagliato insistere solo sulla riduzione delle emissioni di CO2 per frenare il cambiamento climatico, omettendo anche gli altri gas serra, che sono per il 45% responsabili del surriscaldamento globale.

L’anidrite carbonica, da sempre incriminata, è come noto  il gas che per eccellenza intrappola il calore negli strati più bassi dell’atmosfera terrestre. Secondo alcuni scienziati americani,  però per decenni,  è stata trascurata  l’importanza di altri gas prodotti dalle attività umane che incidono allo stesso modo, sempre a danno dell’ambiente (Il metano (CH4), l’ossido di diazoto (N2O), l’esafluoruro di zolfo (SF6), gli idrofluorocarburi (HFCs) ed i perfluorocarburi (PFCs).
Leggiamo quotidianamente, che per normalizzare il riscaldamento dovuto alla CO2 si dovrebbe abbattere le emissioni dell’80% . Di risposta a questa lecita seppur ardita proposta, è l’idea degli scienziati, che vedo più papabile  la concretizzazione della riduzione delle emissioni di altri gas serra.
“È chiaro – ammettono Stephan Montzka ed i colleghi della agenzia oceanica e atmosferica americana (Noaa), autori dell’analisi – che il cambiamento climatico recente è principalmente dovuto alla anidride carbonica emessa dall’impiego dei combustibili fossili, e sappiamo anche che questo sarà un problema a lungo termine perché si tratta di un gas molto persistente nell’atmosfera. Ma ridurre l’emissione di altri gas serra contribuirebbe già a un miglioramento dell’atmosfera, in tempi molto brevi”.
Con  questo studio i ricercatori vogliono attenuare il problema inquinamento: “Un drastico taglio delle emissioni degli altri gas – dice Montzka – è possibile a costi ragionevoli, grazie alle tecnologie attualmente disponibili e ciò faciliterebbe le future azioni di mitigazione.”

 

 

 

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