Giochi: quali sono le regole del poker?

Giocare a poker è ormai una consuetudine sia tra le persone più avanti con l’età che tra i più giovani. Tra i più grandi magari il poker è diventato ormai un appuntamento fisso settimanale per giocare con gli amici a casa o al bar, mentre i più giovani preferiscono più affidarsi alle nuove tecnologie, a siti come www.nowbet.it, che sono più immediati e flessibili negli orari, consentendo, inoltre, di poter giocare anche con altri giocatori. 

Tipologie 

Ci sono diverse tipologie di Poker. Quelle più famose sono: Texas Hold’em, Omaha e Razz. Tutte, comunque, condividono delle regole di base. Infatti il Poker, in generale, prevede delle puntate fatte basandosi sulla forza della propria mano.

Ogni variante ha un piatto su cui finiscono le puntate, e il giocatore che ottiene il punto migliore – o, in alternativa, quello che rimane quando gli altri abbandonano – vince il piatto di quella mano.

In alcune varianti del Poker il piatto si divide tra mano più alta e mano più bassa, come avviene per esempio nell’Omaha 8 e nello Stud 8. Invece, nel Razz, nel 2-7 Draw Singolo e nel 2-7 Draw Triplo il piatto va al giocatore che dopo le puntate ha la mano più bassa.

Comunque, tutti le varianti del poker hanno la Puntata Obbligatoria. Nello Stud e nei Draw è una fase “ante” che si corrisponde ad ogni mano. Nel Texas Hold’em è invece presente il blind corrisposto da tutti i giocatori al loro turno. Alcune partite di Texas Hold’em, comunque, insieme al blind prevedono anche l’ante.

Tutti i giochi di Poker hanno almeno un giro di puntate (ma di solito sono più di uno) in cui il giocatore ha la possibilità di scegliere tra: 

  • Fare Check

Foldare (ovvero rinunciare ad ogni possibilità di vincita del piatto, che però vi permette di non mettere nel piatto altre chips. Il Fold quindi vi esclude dal gioco fino alla mano successiva).

  • Puntare
  • Rilanciare (cioè mettere sul piatto chips in più rispetto a quelle puntate, obbligando chi ha puntato ad aggiungere ancora chips per rimanere nella mano. Se uno punta e l’altro rilancia, il primo ha poi possibilità di foldare).
  • Chiamare (significa porre nel piatto esattamente la stessa quantità di chips messe da chi ha puntato. Se è l’ultimo giro la persona che ha puntato mostra i suoi punti a quella che ha chiamato).

Se nessuno punta prima del vostro turno, potete fare check, che significa rimanere nella mano senza però puntare. L’azione di conseguenza si sposta al giocatore successivo, proseguendo in senso orario. Se ogni giocatore fa check, il giro di puntate può considerarsi finito.

In alternativa, se nessuno punta prima di voi, potete farlo per primi e di conseguenza chi vi segue può scegliere se foldare, rilanciare o chiamare. Non si può infatti fare check dopo che un giocatore ha puntato.

Alla fine dei giri di puntate, se nel piatto ancora rimane più di un giocatore, si attiva lo showdown, che vede i giocatori rimasti mostrare le proprie carte: chi ha il punto migliore vince il piatto. Se alla fine delle puntate, invece, rimane solamente un giocatore (perché gli altri hanno foldato), questo è automaticamente il vincitore del piatto.

Ogni partita di poker tendenzialmente segue la regola delle chips da tavolo, che vede quindi utilizzabili solamente le chips presenti sul tavolo. Corollario di questa regola è l’All-In, che vede un giocatore non obbligato a uscire dalla mano se non ha abbastanza chips per coprire la puntata o il rilancio.

Se un giocatore ha tutte le sue chips nel piatto viene considerato All-In, di conseguenza tutte le altre puntate e rilanci formano un piatto collaterale, cui il giocatore all-in non partecipa (ma può vincere il piatto dove ci sono tutte le sue chips).

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