Alitalia. L’azienda scrive ai cassaintegrati. Oltre all’inganno la beffa. LA LETTERA

ROMA – Ancora una volta a rimetterci sono sempre loro, ovvero i lavoratori Alitalia che versano in cassa integrazione e che a breve andranno a finire neòl grande calderone della “mobilità”.

Questa la lettera è stata spedita alla nostra redazione da una dipendente che ha ricevuto la missiva di Alitalia. A voi l’onere di trarre le conclusioni.

La lettera di una cassaintegrata Alitalia

Sono una dei tanti cassaintegrati Alitalia Linee aeree Italiane, società in amministrazione straordinaria (4.100 circa) e desidero informare la redazione che in questi giorni stanno arrivando le lettere di Alitalia che ci informa che finita la cigs il 13 ottobre 2012, saremo messi in mobilità.
Queste lettere hanno due scopi: il primo per l’azienda di non pagare il preavviso e il secondo ci ricorda che per noi non ci saranno probabilmente riassunzioni e quindi trattasi di licenziamento differito.
Oltre il danno, c’è anche la beffa, nel senso che essendo in cassaintegrazione, per riscuotere il TFR per il quale il giudice ha dato il suo OK, dovremo aspettare la scadenza del 13 ottobre 2012.  I colleghi che sono stati riassunti nella nuova Alitalia compagnia aerea italiana e gli altri riassunti in altre aziende hanno già ricevuto l’acconto del 50 per cento come già stabilito dal giudice e dal commissario di Alitalia as.
Nella speranza di vedere pubblicata questa lettera, porgo distinti saluti.

lettera firmata

La missiva che Alitalia ha spedito ai dipendenti

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