Basta un respiro…per salvare un bambino

ROMA – Al mondo 350 milioni di bambini non verranno mai visitati da un operatore sanitario, sia esso un dottore, un infermiere o un semplice operatore di comunità, nel corso di tutta la loro vita.

Eppure la presenza e l’intervento di un operatore sanitario può fare la differenza fra la vita e la morte di un bambino: si stima infatti che dove ce ne sono troppo pochi, un bambino rischia cinque volte di più di perdere la vita prima di aver compiuto 5 anni. Per questo riparte Every One, la campagna per dire basta alla mortalità infantile e garantire salute e assistenza a mamme e bambini in 38 paesi nel mondo. Il palloncino rosso – con scritto Save Me – che ciascuno di noi potrà gonfiare, rappresenta simbolicamente un bambino che ognuno può contribuire a tenere in vita dandogli un po’ del proprio respiro.

«Gli operatori sanitari sono una risorsa cruciale nella battaglia contro la mortalità infantile. Cruciale ma al momento insufficiente: ci sarebbe bisogno infatti di 3.500.000 operatori sanitari in più, incluse 350.000 ostetriche. Ciad e Somalia i paesi maglia nera per numero di operatori sanitari e per il loro impatto nell’assistenza ai bambini, alla nascita e negli anni successivi. Un quarto del peso delle malattie mondiali grava sull’Africa, ma sul continente lavora solo il 3% dei dottori, delle infermiere e delle ostetriche del mondo». – A sostenerlo è Save the Children nel rapporto “ACCESSO VIETATO – Perché la grave carenza degli operatori sanitari ostacola il diritto alla salute dei bambini”, in occasione del rilancio – dal 4 ottobre in Italia – della Campagna Every One, per dire basta alla mortalità infantile. Cioè all’assurda morte, ogni anno nel mondo, di quasi otto milioni di bambini sotto i 5 anni, 1 ogni 4 secondi – di cui oltre il 70% avviene nel primo anno di vita e il 40% nel primo mese – che perdono la vita per cause banali: la maggior parte di queste morti è dovuta infatti a poche, prevenibili e curabili malattie. In particolare, complicazioni pre e post parto (21%), polmonite (18%), malaria (16%), diarrea (15%). A queste malattie va poi aggiunto l’impatto della malnutrizione, un killer nascosto e concausa di un terzo dei decessi infantili.

Nel rapporto si evidenzia che «quasi la metà della mortalità infantile si concentra nell’Africa sub sahariana (49%), e nell’Asia meridionale (33%), dove rispettivamente 1 bambino su 8 e 1 bambino su 15 muoiono prima di compiere i 5 anni(6). In termini assoluti, metà di queste morti avviene in 5 Paesi: India (che da sola conta il 30% del numero dei decessi infantili), Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan e Cina». Il rapporto non tiene conto delle recenti emergenze come quella nel Corno d’Africa che ha già provocato la morte di decine di migliaia di bambini in paesi come Somalia ed Etiopia che già avevano tassi di mortalità infantile molto alti, o quella in Pakistan, dove nelle aree colpite dall’alluvione, Save the Children ha rilevato un tasso di malnutrizione dei bambini del 23%. Il messaggio martellante che accompagna il rilancio in Italia della Campagna Every One di Save the Children per fermare la mortalità infantile è “Aumentare il numero degli operatori sanitari e impiegare meglio quelli esistenti” e vede l’organizzazione impegnata direttamente a salvare la vita di 2.500.000 bambini entro il 2015 in 38 paesi poveri dove il problema è particolarmente grave, a raggiungere con programmi di salute e nutrizione circa 50 milioni di donne in età fertile e bambini, e a mobilitare 60 milioni di sostenitori in tutto il mondo. Save the Children Italia in particolare è impegnata a sostenere direttamente progetti nell’ambito della salute e nutrizione materno-infantile in Egitto, Malawi, Uganda, Etiopia, Mozambico, India e Nepal. Lo scorso 4 ottobre da Piazza del Campidoglio è iniziato il viaggio del Palloncino rosso ma il simbolo di Every One, percorrerà in lungo e in largo l’Italia a bordo di un pulmino, per mobilitare quante più persone possibile nella sfida alla mortalità infantile.

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno di numerosi testimonial d’eccezione, ed anche la Federazione Italiana Gioco e la Lega Serie A ha aderito alla Campagna Every One, promuovendo sui campi di calcio l’iniziativa “Diamo un calcio alla mortalità infantile” e dedicando così il weekend di campionato del 15 e 16 ottobre alla promozione della campagna. E sarà anche alla Festa Internazionale del Cinema di Roma che si “tingerà di rosso” per Save the Children grazie alle star del film in programmazione che percorreranno il red carpet tenendo in mano il palloncino rosso, insieme ai tanti testimonial dell’Organizzazione, per sostenere la battaglia contro la mortalità infantile.

Inoltre dal 4 ottobre al 6 novembre sarà attivo un sms solidale per donazioni a favore della campagna di Save the Children: sarà possibile donare 2 euro inviando un sms al numero 45509 dai cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali o chiamando lo stesso numero da rete fissa TeleTu, mentre si potrà contribuire con 2 o 5 euro chiamando da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.
“Colui che salva una sola vita salva il mondo intero” e se quella vita è di un bambino ha di certo contribuito a dare un futuro al mondo.

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