Appello di Mikis Theodorakis ai popoli europei contro la dittatura dei mercati e della finanza

ROMA –  Sottoscriviamo completamente l’appello di Mikis Theodorakis, grande intellettuale e artista greco, che avvisa i cittadini dell’Unione europea affinché si guardino dal pericolo del potere della finanza, che utilizzando un linguaggio ispirato a quello civile della democrazia, ne capovolge i valori primari, sottomettendo a perverse manovre economiche e politiche i diritti civili, gli ìdeali di uguaglianza e solidarietà, ma soprattutto le conquiste effettuate nella Storia dai popoli in termini di libertà.

Dobbiamo vigilare e dire no. Dobbiamo imparare a riconoscere come il simbolo della svastica si sia trasformato a poco a poco – nel nostro continente – in quello dell’Euro.

“Vi mando qui l’appello del grande intellettuale e artista greco Mikis Theodarakis,” ci scrive Alain Goussot”,  “partigiano della prima ora sia nella lotta contro il nazi-fascismo che contro la dittatura dei colonnelli. Mette sotto accusa la nuova dittatura della finanza che rischia di calpestare il patrimonio di lotte e culture che hanno costruito in Europa l’idea di diritto e di democrazia. Dove l’essere umano viene misurato sul suo conto in banca e sul possesso del denaro , dove i rapporti umani sono mercificati poiché l’essere umano diventa semplice merce , dove v’è sfruttamento dell’uomo sull’uomo non vi possono essere né umanità, né giustizia, né libertà e democrazia. Mikis Theodorakis lancia un appello alla resistenza e alla lotta partendo dalla tragedia che sta vivendo il popolo greco, tragedia che rischia di diventare la tragedia di tutti i popoli europei. La persona umana , i suoi diritti, la sua dignità valgono molto dei profitti delle banche!”

La finanza seppellisce la democrazia

di Mikis Theodorakis

“La nostra lotta non è solo quella della Grecia, aspira ad una Europa libera, indipendente e democratica. Non credete i vostri governanti quando vi dicono che i soldi servono ad aiutare la Grecia. I loro programmi di ‘salvataggio’ della Grecia aiutano soltanto le banche straniere, quelle che appunto , tramite dei politici e governi assoldati da loro, hanno imposto il modello politico che ha portato alla crisi attuale.

Non v’è altra soluzione che sostituire l’attuale modello economico europeo, concepito per generare debiti e ritornare ad una politica di stimolo della domanda e dello sviluppo, ad una forma drastica di controllo della finanza.

Se gli Stati non s’impongono sui mercati, questi seppelliranno la democrazia e le acquisizioni della civiltà europea. La democrazia è nata ad Atene quando Solone abolì i debiti dei poveri nei confronti dei ricchi. Non bisogna autorizzare le banche a distruggere la democrazia europea, a ricavare somme e profitti enormi dagli stessi debiti che hanno generati.
Non chiediamo un sostegno alla nostra lotta solo per solidarietà, o per il fatto che siamo la terra di Platone, Aristotele, Pericle e Protagora, dei concetti di democrazia, di libertà e d’Europa.
Vi chiediamo di farlo nel vostro interesse, poiché se autorizzate oggi il sacrifico della società greca, di quella irlandese, portoghese o spagnola, sull’altare del debito e delle banche , domani toccherà a voi.

Non potrete prosperare in mezzo alle rovine delle società europee.
E’ vero abbiamo tardato da parte nostra, ma ci siamo svegliati. Costruiamo insieme una Europa nuova. Una Europa democratica, pacifica, prospera, degna della sua storia, delle sue lotte e del suo spirito.

Resistete al totalitarismo dei mercati che minaccia di smantellare l’Europa trasformandola in un Terzo Mondo, che aizza i popoli  gli uni contro gli altri,che distrugge il nostro continente suscitando in questo modo il ritorno del fascismo.

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