2 dicembre, Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù

ROMA – Il 2 dicembre è la Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù, che ricorda il 2 dicembre 1949, data di approvazione da parte dell’Assemblea generale Onu della Convenzione sulla soppressione del traffico di persone e lo sfruttamento della prostituzione altrui. La schiavitù è un fenomeno che non appartiene al passato, perché sotto forme odiose, spesso circondate da opportunismo e indifferenza, dilaga sia negli stati in via di sviluppo o nei regimi dittatoriali, sia nelle nazioni che si definiscono democratiche e hanno sottoscritto la Convenzione.

Il Sinai egiziano, con i traffici di migranti e organi umani, ne è un esempio eclatante, che abbiamo contribuito a far emergere dopo che, per anni, ha colpito migliaa di giovani profughi, molti dei quali sono morti nei covi dei predoni, gli altri sono sopravvissuti dopo aver subito i più gravi abusi e dopo che le loro famiglie hanno pagato riscatti pesantissimi per liberarli. La lunga e difficile campagna condotta da EveryOne insieme ad alcune ong coraggiose, fra cui spiccano – accanto allo straordinario Freedom Project avviato dalla CNN e alle associazioni di rifugiati politici eritrei – la New Generation Foundation for Human Rights e la Ong Gandhi, ha consentito la liberazione senza riscatto di centinaia di giovani rifugiati subsahariani, che oggi si trovano in Israele, dove ricevere asilo o protezione non è comunque facile. Tuttavia sarebbe riduttivo e fuorviante circoscrivere il fenomeno della tratta di schiavi e organi umani solo ad alcuni paesi. Il business criminale che deriva dalla compravendita di esseri umani, infatti, rientra nelle attività criminali delle mafie internazionali e rifornisce il mercato degli organi, del lavoro nero, della prostituzione, della pedofilia in tutto il mondo e dunque anche in ‘Italia. E’ importante affrontare il fenomeno nella sua complessità e non illudersi di eradicarlo combattendolo solo nei luoghi ormai noti dove si predano esseri umani.

Clicca qui per vedere la Convenzione sulla soppressione del traffico di persone e lo sfruttamento della prostituzione altrui (1949):

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