Torino. Corteo razzista dà fuoco a campo Rom gridando a uno stupro inesistente

TORINO – Viviamo nell’era delle tecnologie digitali e della comunicazione globale, ma non ci siamo discostati dalla mentalità medievale della “caccia alle streghe”. Una ragazza di 16 anni di Torino ha denunciato ai carabinieri di aver subito uno stupro la sera di mercoledì.

La giovane ha riferito alle autorità  di essere stata avvicinata da due Rom che l’avrebbero costretta a entrare in un portone nel quartiere Vallette dove uno dei due l’avrebbe violentata. Sull’onda dello sdegno, decine di cittadini torinesi hanno organizzato una fiaccolata in sostegno della ragazza, manifestazione che si è presto trasformata in un corteo razzista. Dalle parole di cieca intolleranza i manifestanti sono passati presto ai fatti, si sono recati presso l’insediamento Rom che si trova vicino alla cascina di Continassa e hanno dato fuoco alle baracche, alle auto e alle e roulotte, dopo averle danneggiate a colpi di spranga. Il corteo intollerante ha impedito a lungo ai vigili del fuoco di spegnere le fiamme, poi si è allontanato. Stasera, però, la giovane ha confessato di essersi inventata lo stupro. Auguriamoci che le autorità abbiano identificato e denunciato i violenti, anche se, a quanto riferisce la stampa, tale provvedimento non risulta essere stato attuato.

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