Kyoto. L’Italia in ritardo sul clima. Bonelli: “Il governo inverta la marcia”

ROMA – “Dopo sette anni dall’approvazione del Protocollo di Kyoto ancora troppo poco è stato fatto per intervenire sui Cambiamenti climatici in atto e l’Italia continua ad essere in ritardo sulle politiche climatiche rispetto agli altri paesi europei: basti pensare che la Germania ha previsto la produzione dell’80% dell’energia da fonte rinnovabile al 2050.

Come dimostrano le alluvioni dello scorso autunno ed il gelo polare che abbiamo vissuto nelle ultime due settimane è ormai evidente che è necessario mettere uno freno alle emissioni clima-altreranti che stanno devastando il Pianeta”. Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che invita il governo Monti ad una “secca e repentina inversione di marcia sulla fonti rinnovabili Rinnovabili”.

“Chiediamo al Governo di puntare sempre di più sulle Rinnovabili, sull’efficienza e sul risparmio energetico. In questo modo si creerebbe un’opportunità per uscire dalla crisi creando nuovi posti di lavoro – spiega il leader ecologista -. Come dimostrano i dati della bilancia commerciale del nostro Paese la crisi economica è anche e soprattutto una crisi energetica legata all’impennata del prezzo del petrolio”.

“Nel settimo anniversario del Protocollo di Kyoto, Noi Verdi che insieme agli ecologisti nel 1990 abbiamo approvato al prima legge sul risparmio e l’efficienza energetica chiediamo al governo una misura legislativa che permetterebbe non solo di far crescere il fotovoltaico ma anche di dare lavoro a migliaia e migliaia di italiani – conclude Bonelli -. Si reintroduca la norma che avevamo inserito nella Finanziaria del 2007 e che prevedeva che ogni nuova abitazione dovesse prevedere una quota obbligatoria di energia rinnovabile”.

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